1. Silvana, Michele, Roberto ed io


    Data: 09/04/2019, Categorie: Etero Autore: 1945

    ... coprivo completamente. Allargai le sue gambe intorno ai miei fianchi, appoggiai la punta dell�uccello tra le sue intime labbra(era bagnatissima) e bastò spingermi in avanti per entrare in lei.Ero in quel momento il possessore del mondo. Psicologicamente fu la scopata più bella della mia vita.Lei sentiva il cazzo in figa ed era evidente, da come mi stringeva i fianchi, quanto le piacesse.La mia lingua era nella sua bocca ed eravamo un�unica persona.Riuscii persino a toglierle gonna e reggiseno senza alcuna resistenza ed ero nudo anch�io.Penso che non scopammo più di dieci minuti, ma fu sufficiente per me.Cercavo di spingermi dentro lei il più possibile e mi aiutavo con le mani sotto il suo bacino tirandola me.Quando sentii l�orgasmo montare non feci resistenza; mi spinsi in lei per quanto potevo e godetti sentendo il mio sperma riempire la figa della mia vita. Non mi rilassai più di tanto poiché Roberto che era rimasto a guardare sino alla fine disse: spostati adesso tocca a me.A malincuore gli lasciai la �mia donna� ed in attimo il suo cazzo aveva preso il posto del mio in lei.Silvana non si rese conto del cambiamento. Era rimasta � vuota� per pochissimo e riprese la scopata.Roberto fu bravo perché se la godette, ma aspettò che anche lei godesse.Quando lei disse: vengo, vengo ed il suo bacino si scosse in modo incontrollabile anche lui si lasciò andare e venne in lei.In pochi minuti due uomini l�avevano riempita di sperma.Era protetta? Boh�Silvana era sprofondata nel sonno ...
    ... ed io pensavo di rivestirla e riportarla a fianco di Michele. Non avrebbe ricordato o avrebbe avuto un ricordo confuso ed avrebbe tenuto tutto per sé.Mi stavo rivestendo, ma Roberto mi disse: che fai?Ed io che vuoi che faccia? Rimettiamo a posto�Pensavo fosse finita ,ma Roberto era più bastardo di me.Mi disse: se non ne approfittiamo adesso non ne avremo più l�occasione. Ed indicandomi Silvana disse: adesso tocca al culetto.Sicuramente a Michele non l�aveva mai dato. Michele me l�avrebbe detto.Dissi: sei pazzo, si sveglierà.Disse: si sveglierà, ma sarà rincoglionita come prima e se dirà qualcosa daremo colpa anche a lei. Diremo che eravamo tutti ubriachi�quindi la colpa è di tutti.Il ragionamento reggeva e non ci volle molto per convincermi.La girammo a pancia in giù e le infilammo un cuscino sotto la pancia perché il suo culetto fosse in bella evidenza.Questa volta volle essere lui il primo. Era un suo diritto�..Andò in cucina e prese dell�olio . Poi le leccò ,solo per suo piacere, il culetto e la bruna pastiglia. Poi aiutato dall�olio le lubrificò ed allargò il buchetto.Lei si mosse un po�, più infastidita che preoccupata.L�eccitazione aveva già fatto sollevare il cazzo di Roberto. Si appoggiò delicatamente su lei ,guidò con la mano il glande a prendere posizione ed inizio un lento su e giù . La stava preparando.Ad ogni passaggio spingeva un po� di più e si vedeva la rosetta allargarsi. Era il momento.Mi guardò come dirmi è adesso� e si lasciò andare a fondo. L�uccello sparì ...