1. Mamma in calore, figlio maiale


    Data: 10/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Nealviam

    Sapevo da tempo che mia madre (Carla ) era una troia. Del resto questo era il motivo per cui mio padre , stanco di essere continuamente “cornificato “, l’aveva lasciata, divorziando. Era sicuramente una bella donna, lo era ancora alla soglia dei 50 anni, grazie a creme , palestra, massaggi e qualche ritocchino chirurgico. Il corpo ancora bello sodo, con i pieni e i vuoti ai punti giusti. Insomma , per dirla in breve, rimorchiava ancora alla grande e le piaceva il cazzo. Non poteva farne a meno. Ma solo quelli belli, grossi, duri e resistenti. Io l’avevo beccata più volte , quando si portava a casa i suoi stalloni, a scopare in tutti i modi e in tutti i buchi possibili. Sì, lo confesso l’ho spiata ogni volta che ho potuto, eccitandomi pure. Qualche volta ho avuto anche l’impressione che lei se ne accorgesse e che non facesse niente per nascondersi, quasi fosse contenta che io guardassi. Piano piano ho cominciato a immaginare di fare sesso con lei. E spesso mi sono segato pensando di possederla, di scoprala fino a farla urlare di piacere. Mi vergognavo molto di quei pensieri, ma poi ci ricascavo puntualmente. All’epoca avevo 19 anni e nonostante avessi una ragazza, ero in piena tempessta ormonale. Non andai mai, fino a quel giorno fatidico, oltre l’immaginazione, ma un giorno…. Anzi una sera, tornai a casa prima del previsto, perché la partita di calcetto a cui dovevo partecipare dovette essere annullata a causa della pioggia. Sapevo che mia madre era a casa: mi aveva ...
    ... avvertito che non sarebbe uscita perché aveva del lavoro da svolgere, e siccome erano pratiche un po’ riservate preferiva lavorare dal pc di casa. Mia madre era commercialista e seguendo molte attività commerciali non era raro che dovesse occuparsi di aspetti non del tutto regolari . Per farle una sorpresa passai in pasticceria a comprare il suo dolce preferito : la torta millefoglie. Arrivai a casa e aprii la porta facendo meno rumore possibile: mi tolsi le scarpe per non fare rumore camminando ma prima che facessi anche un solo passo, sentii la voce di mia madre che proveniva dal studio: ad essere precisi erano più mugolii, rantoli, misti a frasi sconnesse. “Ecco-pensai-sta scopando anche stasera. “ Stavo per fare dietrofront e andarmene ma la curiosità e la voglia di guardarla presero il sopravvento. MI avvicinai alla porta e mi inginocchiai, sporgendo il meeno possibile la testa. Lo spettacolo mi lasciò senza fiato: ancora una volta lei riusciva a sorprendermi. La vedevo bene, perché era di fianco rispetto alla mia visuale: era completamente nuda davanti al computer, ccon una camerina che le inquadrava la passera, mentre si masturbava con un dildo di proporzioni inaudite. In testa le cuffiette col microfonino: chattava con qualcuno. Avvertii immediatamente un violenta fitta al mio cazzo che si stava imbizzarrendo. Sì, lo so, era miaa madre, ma la scena era troppo arrapante. Lei era troppo arrapante. A guardarla in quella situazione mi resi conto che era ancora veramente una super ...
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