1. Mamma in calore, figlio maiale


    Data: 10/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Nealviam

    ... gnocca. Mi concentrai per sentire quello che diceva, mentre non potetti fare a meno di accarezzarmi il pacco. Pensai che se continuavo a guardare non avrei potuto fare ameno di spararmi un segone coi fiocchi. Mugolii sparsi, mentre il dildo enrava e usciva: poi “” Mmmm…sìììì….come è grosso…lo voglio tutto…sfondami Mario…dai….” Pausa mentre ascoltava la risposta e poi “ Siii Mario come sabato scorso, i culami sìììì…fammelo sentire tutto”. Che puttana, pure il culo si faceva fare…il cazzo mi scoppiava nei pantaloni. “ Dai Mario così, così fino in gola…sborrami in gola….voglio succhiarti, sìììì” Il ritmo del dildo aumentò…era vicina a godere: chissà da quanto andavano avanti. Alla fine “ Sììììì Mario , sìììì vengooooo, vengooooo, dai vieni anche tu…fammi vedere mentre sborri…daiii schizzami in faccia….” Non resistetti. Mi tirai fuori il cazzo e cominciai a segarmi guardando quella porca di mia madre che faceva sesso in chat. E finalmente venne…squirtando perfino. A quella scena schizzai pure io solo che fuori controllo come ero, urtai con il gomito la porta facendo rumore e soprattutto aprendola completamente. A quel pun to mia madre si girò sorpresa verso di me e mi trovò inginocchiato con ilcazzzo in ma o che avevo appena sborrato sul pavimento. Furono attimi che non scorderò mai più: L’imbarazzzo si entrambi si tagliava col coltello. Lei togliendosi furiosamente la cuffietta, si alzò minacciosamente verso di me: solo che completamente nuda come era mi eccitai ancora di più. ...
    ... Cercai di scusarmi di mettere pezze dove non sarebbe bastato nemmeno un telone da circo: “Scusa mamma, ti prego, non volevo, no so cosa mi sia successo…” Ma lei rossa in viso per la rabbia ma forse anche per la vergogna. “ Matteo, ma sei pazzo ? Ma non ti vergogni? Mi fai schifo. Masturbarti guardando tua madre…Hai bisogno dello psichiatra, porco” Mi alzai dalla scomoda posizione: mia madre era ormai vicino a me. Potevo sentire il suo profumo , ma soprattutto l’odore conturbante del suo sesso eccitato. Lei stava ancora per insultarmi mentre io persi completamente il controllo di me stesso, l’abbracciai forte stringendola a me, e appoggiando il mio cazzo ancora gocciolante sulla sua fica bagnata. Le impedii di urlare tappandole la bocca e continuando a strofinare il cazzo su quella fica che tante volte avevo sognato di penetrare, cominciai a baciarla sul collo. Cercò di divincolarsi in tutti i modi , ma io la tenni stretta a me sussurandole in un orecchio “ Non ce la facevo più mamma, ti desidero, mi fai impazzire ogni volta che ti spio mentre ti fai scopare. Ti voglio...voglio essere il tuo amante” Lei riuscì a togliersi la mano dalla bocca per dirmi disperatamente “ Sei pazzo, sei mio figlio…” ma non urlava, sentivo che stava cambiando qualcosa. Abbassai la testa e le bacia le tette, le leccai, succhiai i capezzoli. Lei continuava a pregarmi di fermarmi., di smetterla: ma la sua difesa si stava sgretolando. Avvicinai la mia bocca alla sua e cercai di schiuderla per infilarci ...