1. Il campeggio e la rossa


    Data: 13/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: AgataC

    Era l'estate del 2003 quando decisi di andare in campeggio con i miei amici. Era la famosa estate dal caldo soffocante e il campeggio ci avrebbe aiutato a staccare dall'afa soffocante della città. Il camping era a una trentina di chilometri dalla città; eravamo io, il mio migliore amico Nicola, Enrico e Lorenzo. Tra i quattro io ero l’unico ancora vergine e questo mi creava un po’ di disagio, sia per le battutine di scherno dei miei amici, sia perché morivo dalla voglia di penetrare una topa, e dai racconti degli altri pareva un’esperienza paradisiaca. Speravo che il campeggio sarebbe stata una buona occasione per perdere la verginità e coronare così i miei diciassette anni. Devo essere onesto, il motivo della mia tardiva verginità non è mai stato il desiderio di una prima volta magica e romantica. Piuttosto, il mio problema era esclusivamente fisico o almeno così credevo. L’enorme ostacolo che soccombeva tra me e la passera era il mio enorme cazzo dalla forma storta, come un manico d’ombrello . Un enorme mostro che –probabilmente alimentato dal mio carattere timido- mi aveva sempre causato imbarazzi anche nelle docce della palestra. Tuttavia mi premeva ancora di più l’idea di non poter compiere i diciotto anni vergine.
    
    Arrivammo così nel camping, una pineta fresca costeggiata da mare cristallino. Lorenzo e Enrico senza indugio si precipitarono nell’acqua turchese del mare, mentre io e Nicola incominciammo subito a montare la tenda.
    
    Probabilmente la mia vita non ...
    ... avrebbe avuto la svolta decisiva, se non fosse stato per quella testaccia di Nicola che dimenticò i picchetti a casa e ben pensò di comunicarmelo a metà dell’opera. Infatti, deciso a non dormire in una tenda instabile, mi avventurai nella radura del camping alla ricerca di picchetti, quando improvvisamente mi si piazzarono davanti agli occhi due tette enormi con due capezzoli grandi e turgidi. Ebbene sì, la prima cosa che notai fu quella visto che l’obiettivo primario del mio viaggio era ‘’inzuppare il biscotto’’. Ma forse chiunque avrebbe guardato prima del viso quei due meloni imponenti. Comunque, alla fine mi impegnai per mettere a fuoco il resto del corpo. Aveva una criniera riccia, e i suoi boccoli rossi le incorniciavano alla perfezione l’esile viso. Le piccole rughe intorno agli occhi mi suggerirono che la sua età dovesse essere non meno che trentacinque anni.
    
    Quando si accorse della mia presenza, mi sorrise e,guardando il mio martello che premeva sul costume, mi disse:
    
    ‘’Che c’è? Non hai mai visto un paio di tette? Comunque non ti scandalizzare ragazzo, qui dietro è situata una spiaggia per nudisti, mi è perfettamente concesso di girare con le zinne al vento’’.
    
    Non posso non descrivere l’imbarazzo che mi pervase, ciononostante abbozzai un ‘’hai per caso dei picchetti?’’
    
    ‘’No tesoro, non li ho. Però ho molto di meglio! Qui dietro la spiaggia, non molto distante, è parcheggiato lo yacht di una mia amica. Ma siccome non c’è e oggi sono sola, mi farebbe piacere un ...
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