Il campeggio e la rossa
Data: 13/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: AgataC
... iniziò a stimolarsi il clitoride con due dita e a spingersi sempre più verso la base del mio randello, che nonostante fosse storto, entrava alla perfezione. Dopo qualche minuto mi stancai di andare piano e, preso da un’eccitazione incontrollabile, la strinsi per i fianchi e incominciai a montarla con foga, mentre lei iniziava a gemere sempre più forte e a bagnarsi, inondando di umori i miei testicoli.
La situazione era esageratamente eccitante, infatti non passò più di un minuto che sentii il mio orgasmo arrivare poderosamente. Uscii fuori appena in tempo e le inondai quella schiena snella e perfetta con un’abbondante sborrata.
‘’ Scusami’’ sospirai con un fil di voce.
‘’Per cosa?’’
‘’Per non averti fatto venire’’risposi con la faccia contorta in un’espressione di delusione.
Si girò e con gli occhi colmi di passione si passò una mano sul fondoschiena e raccolse il nettare della mia prima esperienza e me lo fece leccare dal dito.
‘’C’è ancora tempo, caro’’.
Capii allora che quella non era altro che l’inizio di una delle scopate migliori della mia vita.
Nel mentre cominciava a fare veramente caldo, tanto che iniziavo a sudare, il sole era al summit e non capivo più se le gocce di sudore che mi scorrevano lungo il corpo erano causate dal calore della giornata o dalle energie consumate dai due corpi ansimanti.
Finimmo in acqua. Tutto intorno a me vorticava, probabilmente a cause dell’enorme sbalzo di temperatura. Vidi lei e le sue snelle braccia ...
... nuotare verso riva, era avanti a me di una trentina di metri e non avrei avuto problemi a raggiungerla in poco tempo: il mio fisico me lo avrebbe permesso senza problemi, non per vantarmi, ma ero ben piazzato al tempo. Ero circa un metro e ottanta, la schiena solida e potente, e nel ventre gli addominali erano ben scolpiti. Ero abbastanza orgoglioso del mio corpo, se non fosse stato per quel problemino del mio arnese; ma in quel momento cominciò a balenarmi in testa che non era poi un’insormontabile problema un cazzo di ventitre centimetri (storto). Anche se quella ninfa –di cui non ho mai saputo il nome- non era venuta, non mi sembra neppure che avesse sputato sopra il piatto.
Quando arrivai a riva era scomparsa. Ero sdraiato sul bagnasciuga, inerme, i polpastrelli delle dita erano raggrinzite; non appena ripresi fiato, la mia mano, come impadronitasi di voler proprio, si scostò dal ventre e cominciò a pompare all’interno del costume.
‘’Che cazzo stai facendo?!’’ Nicola era in piedi di fronte a me, e il suo volto era contratto in un’espressione di ribrezzo, poi continuò ‘’Sei sparito da più di un’ora per cercare picchetti e invece ti stai segando sul bagnasciuga. Precisamente qual è il tuo problema?’’
‘’No Nico non hai la minima idea di quello che mi è successo! C’era una rossa maggiorata, cioè era una milf, mi ha invitato nel suo yacht e abbiamo scopato… e ancora non ci credo…’’
‘’Ah ah, questa poi è buona! Senti, sono il tuo migliore amico, non è necessario mentirmi. ...