1. Schiavi per sempre - prima parte


    Data: 14/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... maiali si divertirono a palparla in maniera grossolana. Il maschio le palpò il culo, mentre l’altra prima le allargò un po’ le gambe e poi diede una manata alla figa sopra le mutande. La matricola lasciò fare, anche se tradiva un forte senso di vergogna. Lo si vedeva da come ansimava, ma riusciva a dominarsi. Io non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso e sperai che gliele sfilassero, ma quella era la seconda fase, se avevo ben capito.
    
    - Guarda questo “minus quam merdam” – Disse in latino universitario la padrona indicando me. – Si eccita! Lui si eccita, non noi!
    
    - Portalo qua che lo sistemiamo per le feste.
    
    Spostarono la ragazza che stava in mutande e mi misero al suo posto. Mi slacciarono i pantaloni e me li sfilarono. Mi vergognai di essere in mutande e probabilmente arrossii.
    
    - Sì, hai ragione – disse il fagiolo. – Al porco gli è diventato duro.
    
    Mi diede una pacca all’uccello,poi la collega mi tastò per sentire l’erezione.
    
    - Questo è un maiale pervertito… - Disse di me con cattiveria. – Non ha un grande uccello, ma si eccita a essere umiliato…!
    
    - Aspetta a dirlo, quando lo umiliamo davvero…
    
    Mi sentivo davvero un pezzo di merda, e non era un luogo comune che le matricole venissero considerate meno che merda. Ma in quel momento ero talmente eccitato da quella situazione assurda, che mi domandavo anch’io se fossi davvero un deviato. Perché mi piaceva quello di cui avevo terrore? Questo mi angosciava.
    
    Mi sfilarono i pantaloni e mi fecero ...
    ... indossare uno squallido vestito da donna. Ecco, ci mancava solo quello. Poi tirarono su la gonna anche a me come la mia compagna di sventura.
    
    - Questa figura si chiama “carciofo”, perché sembrate dei carciofi, - disse la padrona. – Di solito è riservata alle donne, ma ci pare giusto che tu debba essere trattato come una donnicciola.
    
    Odiomio… pensai. Che vergogna…!
    
    Mi tolsero scarpe e calzetti, quindi e mi infilarono prima una calza da donna e poi l’altra. Le calze non stavano su e allora lei è andata nello spogliatoio vicino ed è tornata con un reggicalze. L’aveva portato via a qualcuna che era in una fase più avanzate della nostra.
    
    Per la prima volta in vita mia mi trovai a indossare un reggicalze e le calze… Ma davvero volevano farmi sfilare così?
    
    - Pronti? – Chiese uno dalla porta. – Forza che tocca a voi.
    
    Fecero un ultimo tocco finale. Presero dei grandi nastri adesivi da pacco e ci coprirono la bocca. Potevamo respirare solo col naso…
    
    Ci misero il guinzaglio al collare e ci portarono fuori. Li seguimmo terrorizzati, docili come cagnolini. L’uomo tirava la donna e la mia padrona tirava me. Le mani legate dietro la schiena, il cerotto sulla bocca, le gonne tirate su fino al collo e le calze col reggicalze, mi sembrava di entrare nella fossa dei leoni.
    
    Davanti a me la mia compagna di sventura mostrava un culetto rotondo decisamente invitante e pensai che forse avrebbero preferito guardare il suo piuttosto che il mio. Mi sbagliavo.
    
    - Aspettate un attimo, - ...
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