Jenny. Sindrome di Dracula.
Data: 15/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Tibet
... graffi e che urli! La sta aspettando alla stazione degli autobus, ma evidentemente è in ritardo. Riporta nuovamente il pensiero a quel grosso clitoride. Cosa c’è di razionale essere attratti da questo particolare? Tette grosse, cazzi larghi, culi larghi! Alla fine tutto è solo un lavoro mentale d’immaginazione, droga per la mente, ma il problema è… si può restare immuni a queste sollecitazioni? Gli torna alla mente G. che si diceva innamorata di lui ma che gli confessava con il suo candore incredibile che si scopava anche un maestro di tennis che era il vero prototipo del cretino e neanche gran che fisicamente! Perché? Lei diceva che non resisteva all’idea di essere scopata dal suo cazzo che era più largo di una lattina di coca cola. Lei… la ragazza di oggi con quel suo clitoride enorme, è convinta che non sia un pregio ma un difetto fisico e tale da vergognarsene. Ai suoi amanti, persino a suo marito, quella sua caratteristica non piace, non è mai piaciuta, non la toccano, non la baciano lì, a volte se ne escono con lazzi ironici e denigratori. La umiliano. A fatica è riuscito a convincerla del contrario, che lì è bella e che lui non vede l’ora di incollare la bocca a quel suo clitoride e non si staccherà se non dopo averla sfinita. Lei confida anche di non godere dell’amplesso in sé, di non raggiungere l’orgasmo, di riuscire a godere solo masturbandosi. Una piccola cittadina dei colli Euganei. La fermata degli autobus. Eccola. La vede uscire, cercare la macchina con una ...
... occhiata circolare, lo vede, lo raggiunge. Sale. E’ più carina che in foto, occhi colore dell’autunno, caldi. Un visino dolce. -Ciao…- -Ciao…- Lui parte. Lei continua a guardarlo, lo scruta. -Senti…- Lui intuisce la sua insicurezza. -Dimmi…- -Senti… non sono più così sicura di volerlo fare…- -Me lo dici ora? E… perché? Non ti piaccio più?- -No no… mi piaci. Ma… è che sei così più grande di me, non l’ho mai fatto con uno della tua età, mi metti soggezione, mi sembra di scopare mio padre, mi avevi detto che potevo cambiare idea anche all’ultimo momento…- Cazzo! Cosa combina questa? Non riesce ad arrabbiarsi veramente con lei. Non cerca neanche di convincerla. Sa che lei non ha mai conosciuto suo padre e ora ha una specie di blocco. Non vuole forzarla! -Dove stiamo andando…?- -Ora? Sto andando a casaccio…- -Mi spiace tanto! E’ che… quando ti ho visto mi è venuta l’angoscia, mi spiace… ora sei incazzato…- -Beh si… ti riporto alla stazione dei bus…- -No dai… non subito, facciamo un giro e fammi vedere dove mi avresti portata, non sono mai stata in un motel con un uomo…- -E’ un alberghetto… carino…- -Andiamo fino a là… vorrei vederlo…- -Ma si… perché no?- Lui le guarda le gambe, sono leggermente dischiuse, la corta gonna mostra le cosce, magre si… ma gradevoli, la trova anche sensuale. Peccato! Ora è sicuro che smanierebbe con lui, che proverebbe quegli orgasmi che non conosce. In breve arrivano, lui propone di fare due passi nel bosco vicino. -Dimmi di tuo padre… mi incuriosisce il ...