1. La partita


    Data: 15/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: notturno_imperfetto, Fonte: RaccontiMilu

    L'estate era ormai alle porte. Tra poche settimane avremmo affrontato la tanto temuta maturità, ma in quel momento ci stavamo godendo l'ultima partita di pallavolo del semestre. �Perché non provi a passarla ogni tanto quella cavolo di palla?� Cinque anni di scuola superiore sono passati e quell'idiota di Matteo non ha ancora capito a giocare come si deve. Cambiamo i ruoli di gioco ed ora tocca a Davide effettuare il servizio. Osservo il suo corpo e i suoi muscoli che si muovono e contraggono mentre salta per tirare la palla. La sua corporatura asciutta, la muscolatura ben definita, un sedere sodo da prendere a morsi! Il colpo riesce perfetto come al solito e io devo cercare di non distrarmi dal gioco. La partita è finita con una soddisfacente vittoria da parte nostra, anche perché io e Davide abbiamo sollecitato abbastanza i nostri compagni di squadra e imprecato anche troppo per i gusti del professore. Per punizione il prof ci ha detto di mettere in ordine la palestra mentre gli altri, suonata la campanella, se ne sono tornati tranquillamente a casa. �Dai, ne è valsa la pena� disse Davide sorridendo. Mi è sempre piaciuto il suo sorriso, da quando l'ho conosciuto in primo superiore è sempre stato un ragazzo solare e simpatico, anche se il nostro rapporto è sempre stato quello di semplici compagni di classe e non ci siamo mai frequentati fuori dalla scuola. Standogli vicino mi accorgo di quanto il suo viso fosse più dolce di quanto ricordavo. Fisicamente siamo simili, ...
    ... entrambi magri e di bella presenza, io più alto e dalla pelle più chiara, lui leggermente più basso e dalla pelle che, con il sole, diventa ambrata. Non mi stupisce che avessimo entrambi parecchio successo con le ragazze. Tra una faccenda e l'altra parliamo e scherziamo, poi, mentre riponevamo la rete nella penombra dello sgabuzzino, mi dice una cosa che cambia profondamente la situazione :�Ti ho visto l'altra sera, fuori ad un bar della Gay Street.� Mi irrigidii immediatamente, nessuno a scuola sapeva nulla di me e io avevo tenuto tutto accuratamente nascosto per anni. Cercai di studiarlo per capire quali fossero le sue intenzioni, ma l'espressione sul suo viso era indecifrabile. Mi feci coraggio e decisi di rispondere in modo deciso �Sono libero di andare dove voglio! Non è certo un tuo problema.� Davide abbassò lo sguardo e mormorò un �certo, ma..� quando il perché anche lui si trovasse nella Gay Street mi balenò in testa con sorprendente ritardo. Non mi ero reso conto di quanto fossimo vicino fino a quando ci ritrovammo con le labbra attaccate l'uno all'altro e le miei mani che accarezzavano il suo viso. Stava succedendo tutto in fretta e la tensione sessuale repressa che c'era tra noi due cominciò a ribollire trasformandosi in eccitazione. Tante fantasie, congetture, castelli per aria e seghe mentali varie si disfacevano mentre i nostri corpi si desideravano e le nostre lingue si cercavano. Lo baciai sul collo e gli tolsi la maglietta, scendendo giù ai capezzoli e poi ...
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