187 - Dorella, sua figlia, il dottore, suo figlio e....
Data: 16/04/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... faticava ad arrivare alla fine del mese.Guardai mia figlia e lei mi sorrise amaramente; era incazzatissima per il fatto di dovere lavare i piatti e per aver perso la scommessa. Con l�ultimo boccone ancora in bocca, mio marito si alzò da tavola, si pulì le labbra ed il mento con il tovagliolo, lo gettò sul tavolo e si congedò con la solita frase��Vado di là a sbrigare qualche pratica���Fantastico il matrimonio; il nostro, del matrimonio parlo, era stato bellissimo e di fuoco per i primi due, forse tre anni, poi la carriera di Massimo aveva preso il sopravvento ed io ero passata in secondo piano. Nata Susanna ero ancora scesa di uno scalino ed ora altre cose erano entrate a far parte della sfera di interessi di mio marito. Mentre se ne stava andando gli dissi��Comunque ho poi cambiato look��.�Si voltò con quello sguardo da ebete che aveva di solito quando si sentiva in torto e dalla sua bocca uscì come sempre in questi casi, una banalissima scusa che ormai conoscevo a memoria da molto tempo�.�Oh scusami, sei sempre così bella che non mi accorgo nemmeno quando ti acconci in modo diverso. Comunque bella, si sei proprio carina con quella nuova pettinatura��Dopo avermi dato lo zuccherino, si voltò per andare a ritirarsi nei suoi �appartamenti privati�.�Ricordati che domani sera abbiamo prenotato la cena al ristorante�..��Ristorante???��Già, ristorante�..�A toglierlo dall�empasse ci pensò Susanna��Pà, domani è il compleanno della mamma�..��Ah, beh, si, si certo, me lo ...
... ricordavo�..�Fece altri due passi e si chiuse nel suo studio. Chissà se il professor Palmieri si ricordava del compleanno della moglie. Mah, in fondo gli uomini sono tutti uguali. Quella sera mi feci la doccia e mi coricai, dopo pochi minuti, miracolosamente, arrivò anche Massimo. All�improvviso ero comparsa alla sua vista, la mia figura eterea, praticamente incorporea, si era materializzata ed era lì in carne ed ossa, pronta a soggiacere ai suoi desideri ed alle sue voglie, ad affrontare le schermaglie amorose ed anche la battaglia finale. Ci furono le schermaglie e durante la battaglia finale, nella mia mente, immaginai il mio bel professore che si sfilava il costumino e mi mostrava l'imbottitura che esso conteneva. Lo vidi, quasi reale, bello duro, grosso, lungo e pronto per me, percepii il suo ingresso nella mia vagina, lo sentii toccarmi a fondo, accarezzai i suoi muscoli e graffiai la sua schiena, lo strinsi forte a me e ad un certo punto, ebbi l�orgasmo. Un vero orgasmo, reale, intenso, incredibilmente appagante. Massimo alla fine mi disse che quella sera, gli ero particolarmente piaciuta, anche se gli avevo procurato alcuni graffi sulla schiena. Anche a me era piaciuto molto essere posseduta dal �mio� �.Roberto Palmieri.Trascorse un mese durante il quale pensai spesso al professore, ma poi non ebbi mai il coraggio ne di prenotare una visita presso il suo studio ne di chiamarlo al telefono. Mi pareva sconveniente essere proprio io, una donna, a tentare di provarci con un uomo.Tornai ...