187 - Dorella, sua figlia, il dottore, suo figlio e....
Data: 16/04/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... da Davìd un sabato, sperai di incontrare il bel bruno ed invece lui non c�era.Quando mi sedetti sulla poltrona sotto le sapienti mani del parrucchiere, lui si allontanò scusandosi e poi dopo pochi attimi ritornò. Teneva in mano una busta bianca, sigillata.Davìd me la porse e mi sussurrò all�orecchio:�E� per lei da parte del marito della contessa Ludmilla���Lo ringraziai, infilai la lettera nella borsetta e gli dissi��Mah! Chissà cosa vuole!! Questi uomini non sanno più cosa fare per abbordare una donna!!!�Dentro di me un sobbollire lento ed un desiderio irrefrenabile di aprire quella busta e leggerne il contenuto.La tortura durò più di un�ora e quindi, dimostrando una calma olimpica, sorridente e gioviale, uscii dal negozio ed entrai finalmente in macchina. Febbrilmente lacerai l�involucro e spiegai i fogli che conteneva. Con una calligrafia di difficile interpretazione, la lettera iniziava così:�Gentile signora, non conosco il suo nome, ma lei mi ha colpito profondamente.�Proseguiva poi con�..�La sua bellezza statuaria, i suoi occhi, la sua bocca e tutto l�insieme mi hanno fatto sognare. La prego di non pensare a me come ad un uomo che vuole solo un�avventura.Le spiego in breve la mia persona. Come avrà certamente capito, io sono un uomo sposato.Ludmilla e io abbiamo molte cose in comune e viviamo benissimo assieme. Abbiamo anche tre figli, un maschio e due femmine ed economicamente stiamo molto bene. A me manca però una donna che sappia comprendere alcune mi esigenze e che ...
... con me le condivida e le viva appieno. Non voglio dilungarmi oltre, se lei vorrà, io venerdì pomeriggio mi farò trovare al �Caffè Culturale� . L�aspetto per le sedici, se non potesse esserci per quel giorno, sia gentile, mi dia un colpo di telefono e mi dica quando sarà disponibile ad incontrarmi.Con affetto, Roberto�Rimasi con in mano la lettera e gli occhi persi nel vuoto. Un tizio, fermo con le quattro frecce, affiancato alla mia vettura, mi faceva dei segni per chiedermi se me ne stavo andando.Posai la missiva e infilai la chiave nel quadro. Mi fermai ad un semaforo rosso all�ultimo istante utile, giusto prima che un tram sferragliando sui binari mi tagliasse la strada. Tentai di concentrarmi sulla guida ed infine arrivai sotto casa. Azionai il cancello automatico ed entrai. Avevo ancora la lettera in mano quando Susanna, sentendomi arrivare, mi venne ad aprire la porta di casa.�Cos�è? Una bolletta?��Ah, no, no, è la convocazione per una cena di beneficienza.�Arrivò a casa anche Massimo e cenammo, con me che avevo il cervello connesso da tutt�altra parte. Guardammo la tv fin verso mezzanotte passata, poi, una volta a letto, ci fu la solita scopata del sabato. Questa volta fu ancor meglio di quella famosa dei graffi sulla schiena. In effetti quei due fogli di carta mi avevano mandata in visibilio. Mi sentivo desiderata e questo desiderio arrivava per di più da un uomo aitante e bellissimo. Mentre mio marito dormiva, approfittai d�essere nuda e me ne andai in bagno, aprii ...