La metamorfosi
Data: 18/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Dapper240254
... a vedere o sapere che altri gli montino la moglie e la facciano felice al posto suo, e questo pensiero invece di farmi vergognare di me stesso mi eccitava sempre di più. Arrivammo al luogo dell’appuntamento e parcheggiammo nel posteggio adiacente il porticciolo dove avremmo dovuto incontrarlo. Francesca era uno schianto, chiunque la conoscesse l’avrebbe scambiata per un’altra persona, era completamente diversa dalla professoressa che tutti conoscevano. Indossava dei jeans elasticizzati che mettevano in risalto le sue curve con sopra una canotta anch’essa elasticizzata che non lasciava nulla all’immaginazione che evidenziava invece i suoi capezzoli. Antonello ci vide e ci venne incontro, si presentò a me stringendomi la mano mentre a Francesca le prese entrambe le mani, le sollevò rimirandosela tutta facendola un po’ arrossire, la riempì di complimenti imbarazzandola e la baciò sulle guance. Poi per rompere il ghiaccio ci invitò al bar a prendere un caffè. E si, era proprio un bel tipo e a quanto pareva ci sapeva fare con le donne. Capelli ancora scuri brizzolati sulle tempie, era vestito sportivo: un paio di pantaloni chiari e una camicia blu aperta sul torace, il prototipo dell’uomo che a Napoli chiamano “uno sciupa femmine”. Dopo aver bevuto il caffè ci accompagnò all’auto a prendere il borsone con dentro le nostre cose e ci dirigemmo al molo. Attraccate c’erano una miriade di barche, lui si fermò davanti a una a vela di 48 piedi, 15 metri circa, molto ben tenuta che disse ...
... di aver avuto la fortuna di aver ritirato a un’asta. Ci togliemmo le scarpe e salimmo a bordo. L’interno era bellissimo e tipico delle barche a vela, con l’arredamento in mogano e molto spaziosa. C’era una cabina patronale con letto matrimoniale e bagno e due altre cabine per gli ospiti con un unico bagno. - Che ne dite chiese mostrandocela. - E’ magnifica rispondemmo all’unisono, ora capisco disse lei perché stai sempre in barca. - Si disse lui, mi trovo più a mio agio qui, mi sento meno solo che a casa, e quando a letto ti senti cullare dall’acqua è una sensazione che penso tutti dovrebbero provare. - Ma andate a mettervi il costume disse indicandoci la camera, io intanto tolgo gli ormeggi e ci prepariamo a salpare. Dopo cinque minuti navigando a motore eravamo già fuori dal porto, il mare era calmo e costeggiando potemmo ammirare le bellezze della costa Ligure che vista dal mare ha un valore aggiunto. Scelse una piccola insenatura a ferro di cavallo e gettò l’ancora. Era ancora più bello perché c’eravamo solo noi a goderci tanta bellezza, c’era qualche natante ma la maggior parte erano barche dedite alla pesca sportiva. Antonello aprì un boccaporto e l’aiutai a tirare fuori i cuscini che agganciammo al prendisole, stendemmo sopra i nostri teli da bagno e Francesca fu la prima a sdraiarsi. - Ma come disse lui, non ti togli il reggiseno? Perché non ne approfitti visto che siamo in barca, altrimenti ti rimarrà bianco. - Non l’ho tolto perché siamo ospiti, non sono a casa mia. ...