1. La metamorfosi


    Data: 18/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Dapper240254

    ... Mise in moto e tirò su l’ancora. Francesca era tornata a stendersi sui cuscini, mentre io stavo seduto accanto a lui al timone quando inaspettatamente mi chiese se non mi dispiacesse se faceva la corte a Francesca. - Perché me lo chiedi? Risposi. - Perché tua moglie mi ha detto tutto, mi ha detto che sei stato tu a volere che cominciasse a vestire in un certo modo, che l’hai convinta a fare le foto e poi a mettere l’inserzione su quel sito dove i mariti mostrano le proprie mogli per il piacere di vederle desiderate da altri e alcuni per il piacere di vederle scopare da altri. E’ per questo ti ho chiesto se non ti spiace che la corteggi. - No risposi, non mi spiace che la corteggi, l’importante è se lei lo vuole e che non le si manchi di rispetto perché è mia moglie e io l’amo. - Allora sappi che devi esserne orgoglioso perché tutto questo lo sta facendo per te, per accontentarti e per rinvigorire il vostro rapporto. Ma sappi che lei inizialmente l’ha preso come un gioco mentre ora ha scoperto che le piace e se tu ora decidessi di interromperlo non è escluso che lei voglia andare avanti senza di te senza dirtelo per non farti del male, e per esperienza posso dirti che sarebbe molto peggio. Tua moglie è una donna con un forte carattere e sa quello che vuole. L’hai guidata fino a qui, ma d’ora in poi lasciale fare ciò che vuole senza ostacolarla. - E quindi casa dovrei fare secondo te. - Te l’ho detto, devi lasciarla fare, non ha più bisogno dei tuoi consigli o di essere ...
    ... guidata. Hai esaurito la tua parte, l’hai portato a questo punto e ora dovrai lasciare che sia lei a decidere se proseguire o meno. Ricorda aggiunse, se non vuoi rovinare tutto lasciarla libera di decidere e non la dissuadere, sarebbe peggio e la costringeresti a farlo alle tue spalle, e non è questo che lei vuole. Nonostante quelle parole furono per me una mazzata tremenda mi rendevo conto che aveva ragione. Ma quello che Antonello non sapeva era che io avevo già deciso di lasciare che fosse lei a decidere, io ne avrei solo subito e portato sulle spalle le conseguenze. Si era fatto tardi e decidemmo di tornare in porto anche perché i morsi della fame cominciavano a farsi sentire. Ormeggiò la barca e ci facemmo la doccia prima di uscire, ci vestimmo e ci portò in un ristorantino tipico del posto dove ci fece gustare dei piatti succulenti a base di pesce annaffiandoli con del fermentino Ligure tenuto nel secchiello del ghiaccio che andava giù che era un piacere. Quando finimmo ci potò a casa sua. Era una vecchia casa completamente ristrutturata sulle alture di Monterosso con una terrazza a strapiombo sul mare e una vista mozzafiato. Col sole tramontato, la luna rifletteva sul mare buio e in lontananza spendevano le luci delle barche da pesca. Mi si strinse il cuore quando lei avvicinatasi da dietro mi abbracciò stretto e mi diede dei baci sulla guancia dicendo quanto fosse romantico quello scenario. Mi voltai e l’abbracciai a mia volta, e visto che lui non era presente ed era il solo ...
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