1. Rozzo e maschio


    Data: 18/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... occhi che andavano inumidendosi di lacrime e subito cercò di calmarmi. “Non ti preoccupare. Non lo saprà nessuno. Rilassati. Solo vorrei sapere una cosa. Ti piace fare certe cose con Bruno?”.
    
    Annuii e abbassai la testa. Me la fece rialzare con una mano sotto il mento e mi guardò fisso. “Sei un bel ragazzo, di famiglia agiata, potresti avere quante ragazze vuoi eppure ti piace farti scopare da Bruno! Senti che è proprio la tua natura a spingerti a questo od è lui che ci sa fare in modo particolare tanto da averti convinto a farlo?”
    
    Pensai che forse era per orgoglio di padre a farmi quella domanda. “Si, Bruno ci sa fare bene ma non è colpa sua, non è che mi ha convinto lui… Ecco… si… Lo ammetto. Mi piace veramente”.
    
    “Lo hai fatto solo con lui? Ne sei innamorato?”
    
    Fu la sua domanda a farmici pensare. L’idea non mi era mai passata per la mente. “Innamorato? No, non credo, non mi sembra”.
    
    “Allora è solo una questione di sesso. Semplicemente ti piace farlo con gli uomini”.
    
    “Beh… si… credo che sia così”.
    
    Fu allora che fece una cosa che non mi aspettavo. Si protese verso di me e mi dette un bacio delicato. Labbra contro labbra. Mi guardò da vicino e poi mi prese la testa con una sola mano e mi infilò la lingua in bocca. Non opposi alcuna resistenza e risposi avvinghiando la mia lingua alla sua. Anch’io poggiai una mano sulla sua coscia grossa e muscolosa.
    
    Quando si staccò mi guardò di nuovo ma con maggiore intensità, senza liberarmi dalla sua presa. “E io ti ...
    ... piaccio?”
    
    Oddio, aveva l’età di mio padre però… però… lo ammisi “Si, mi piace molto”.
    
    Mi sorrise e spostò la mia mano sul suo grosso pacco. “Lo senti che effetto mi fai tu?”. Sotto la stoffa potevo sentire un grosso cannone pronto a sparare.
    
    “Sin da quando frequenti mio figlio è questo l’effetto che mi fai e da quando ho visto che troia sei non faccio altro che tirarmi seghe pensando a te. Voglio prenderti anche io e, vedrai, non ti farò rimpiangere Bruno”.
    
    Mi fece alzare, mi prese in braccio come un fuscello e mi portò nella camera da letto, come una sposa. Io seduto sul bordo del letto e lui in piedi davanti a me. Gli abbracciai subito le gambe e strusciai la faccia su quel gran bozzo che avevo davanti agli occhi. Quei pantaloni sdruciti avevano un odore intenso misto di sporco, di terra, di letame ma, più di tutto, di maschio in calore.
    
    Si slacciò la cinta di cuoio logoro facendo tintinnare la fibbia, si slacciò tutti i bottoni. Sotto aveva dei boxer vecchi pieni di macchie stantie di piscio e di umori odorosi molto eccitanti. In un attimo si calò il tutto a mezza coscia. Una nerchia spaventosa schizzò in avanti, circondata ovunque da un folto pelo riccio. Mi colpì sulla bocca e non ci pensai due volte ad aprirla ed a farla scivolare tra le mie labbra più che potei.
    
    “Sssshhh… ahhh… Siii…”. Avevo perso la testa, non capivo più niente. Usai tutta l’arte appresa in centinaia di pompini per farla perdere anche a lui. Non mi ci volle molto. Con una mano sulla ...
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