Rozzo e maschio
Data: 18/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... energia di prima, facendomi saltare su di lui.
Dopo un po’, senza uscire da me, mi rivoltò con la schiena sul letto e le gambe aperte in aria. Mi prese per le caviglie e continuò a scoparmi. “Ti piace il cazzo in culo, vero cagna schifosa? Oggi ti riduco le budella piene di latte come una pajata”. Ed infatti venne un’altra volta ancora dentro di me.
Quando ci fummo rilassati mi disse: “Scusami se ti ho detto tante parole poco gentili ma io mi eccito così mentre scopo e…”
“Non si preoccupi, signore, anche a me piace sentirmele dire in quei momenti”.
“Davvero? Bene, andremo molto d’accordo. E, a proposito, continua a darmi del lei così, se dovessimo incontrarci, nessuno in paese si accorgerà di niente. Anzi, sarà meglio che neanche Bruno sappia niente.
“Ma come farò? Lui vorrà continuare a scoparmi”.
“Che lo faccia pure. Di lui non sono geloso. Facciamo così. Lui va al corso di informatica alle quattro, tu vieni un paio di ore prima, scopate (io naturalmente non ci sarò e voi starete tranquilli) poi tu vai via e torni quando lui non c’è più e allora sarò io a scoparti. Ah, e non scaricarti il culo perché mi stuzzica fotterti in mezzo alla sborra di mio figlio”.
“Che porco che siete, signore!”.
“Allora, ti sta bene?”
“Si però non tutti i giorni. Non so se il mio buco reggerà tutte queste inculate. Bruno non ne fa meno di due e lei oggi me ne ha fatte tre”.
“Come vuoi ma sappi che io posso farne anche di più, se è giornata, e poi vedrai che il ...
... tuo buco si abituerà”.
Fu così che cominciai una relazione sia col padre che col figlio. Molto spesso andavo da loro nel modo che mi aveva detto. Bruno notò che ero più largo ma non si pose molti dubbi. Se lo spiegò col fatto che lo facevamo spesso e il buco non faceva più resistenza.
Continuammo così per alcuni anni. Tre o quattro volte a settimana andavo in quella casetta accanto al cimitero e sono arrivato anche a prendermi dentro tre sborrate dal figlio e cinque dal padre. Quel giorno mi sentivo pieno come un tacchino a Natale. Dopo mi svuotavo come potevo ma sulla via del ritorno c’era sempre della sborra che mi colava fuori, così dovevo tapparlo con della carta per non sporcare i pantaloni.
Quando Bruno si sposò e andò a vivere in città continuai col padre. Furono degli anni bellissimi e, direi, preparatori. Infatti oggi ho un lavoro e una mia casa in città, dove vivo col mio compagno che tutti mi invidiano perché sanno che ha un cazzo da cavallo e sono certo che non mi lascerà mai, un po’ per la mia grande esperienza da troia ed un po’ perché un culo sfondato come il mio non lo trova tanto facilmente. Ha quindici anni più di me. E’ un uomo maturo, molto bello e virile ed è un professionista affermato. Molte donne e molti froci lo vorrebbero ma solo io posso dargli quello di cui ha bisogno. Tanto affetto, naturalmente. Che cosa avete capito?
(Le stesse cose si possono fare con le precauzioni. Non fate mai sesso senza preservativo. Non rovinatevi la vita, ...