1. La Coinquilina cap.4


    Data: 18/04/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... spiegarsi il perché, ma non gli era piaciuta per niente. “Non è il mio tipo, comunque sì, carina” “Beh allora invitami a cena, ci conto ehh” Gustavo pensò che non lo avrebbe mai invitato a cena fino a che Sara fosse stata in quella casa. Non era certo gelosia, la conosceva appena, forse era più la paura del giudizio degli altri, su cosa avrebbero potuto pensare che combinassero quei due in casa da soli. Lasciò rapidamente l’argomento Sara per buttarsi su quello calcistico. Tornò a casa alle 19.30. Vide il cappotto di Sara appeso nel corridoio ma non c’era traccia della sua coinquilina né in salotto né in cucina e il bagno era aperto e spento. “Saretta, ci sei?” chiese con voce moderatamente alta Gustavo. Nessuna risposta. Si avvicinò alla sua camera, era chiusa, fece per bussare ma subito sentì dei fragorosi colpi di tosse provenire da dentro. “Sara, stai bene? Posso entrare?” “Sì entra pure….” Gustavo varcò la porta della camera di Sara e alzò lo sguardo sul letto a soppalco. Intravedeva solo un fagotto deforme di coperte, e piumone. Là sotto doveva esserci lei. “Che succede, non ti senti bene?” Sara si girò e da sotto le coperte apparsero due occhi lucidi e semichiusi “Ho una forte tosse e un po’ di febbre” “Certo, ieri quando ti sei bagnata al supermercato….” Il supermercato….e il ricordo di Gustavo riandò di nuovo al bagno, agli abiti di Sara, ai guardoni….Si schiaffeggiò mentalmente e tornò a guardarla. “Hai preso qualcosa? In bagno dovrebbero esserci dei medicinali” ...
    ... “Ho guardato ma….c’era solo un paracetamolo e...” fu interrotta di nuovo da un grosso attacco di tosse. Gustavo si sentì invaso da un sentimento di protezione e tenerezza nei suoi confronti e non ci pensò due volte. “Torno subito, tu non ti muovere e stai al caldo”. Scese in fretta le scale e attraversò la strada. Entrò in farmacia e comprò sciroppo per la tosse, tachipirina, aspirine e altro paracetamolo. Tornò velocemente a casa e mise a scaldare dell’acqua. Si ricordava di avere una tisana allo zenzero . Lo zenzero è una mano santa contro i sintomi influenzali. Bussò alla porta di Sara. Entrò con un vassoio e le disse di alzarsi un pochino sul letto. Sara si voltò, si alzò appoggiandosi sui gomiti e vide quell’uomo sotto di lei con un vassoio pieno di roba, medicinali, una tazza fumante, dei biscotti…. “Gus...ma...grazie!! Cos’è tutta questa….??” “Aspetta, vediamo se riesco a portartelo su senza fare casino, tu aiutami” Cercò di tenere il vassoio con una mano, memore del suo passato da cameriere durato ben 14 mesi quando aveva 21 anni, e con l’altra di appoggiarsi per salire le scale. Arrivò all’ultimo gradino un po’ sbilanciato ma Sara afferrò subito il vassoio. Sporto in avanti, il volto di Gustavo era a 5 centimetri da quello di Sara. Si guardarono in silenzio per pochi secondi, poi lei prese il vassoio e lo accomodò sul letto. Si era ormai messa a sedere appoggiata ai cuscini. Addosso aveva una canotta verde oliva, di cotone. Gustavo riusciva a vedere i suoi grossi seni ...
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