1. La Coinquilina cap.4


    Data: 18/04/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... là sotto. A causa del freddo improvviso per essersi scoperta, i suoi capezzoli erano diventati duri e sembrava che stessero per bucare quella canotta. Si fermò a guardarli mentre Sara dava un’occhiata ai medicinali. Avrebbe voluto toccarli, palparli per un secondo, sentire la loro morbidezza sulle sue mani e vederla godere per quel gesto. “Grazie Gus” Sara interruppe quel mini sogno erotico, guardandolo con dolcezza. “Figurati, ora mangia qualcosa, prendi le medicine e fai una bella dormita” Gustavo non riusciva a spiegarsi bene del perché avesse fatto quel gesto. Quella donna lo attraeva qualsiasi cosa facesse. Gli provocava estrema eccitazione da una parte e poi tenerezza fraterna dall’altra. Cominciava ad essere confuso. Anche lui aveva bisogno di una bella dormita. La settimana passò velocemente. Sara si riguardò per 4 giorni di seguito, senza mai uscire di casa e senza strapazzarsi. Il venerdì era completamente guarita, ma decise comunque di stare a casa. Gustavo la lasciò verso l’ora di cena per andare ad un aperitivo con dei colleghi. Sara era sdraiata sul divano, con una coperta addosso, molto presa da un documentario in tv. “Vai, buon divertimento!” Il giorno dopo, sabato, Gustavo e Sara non si videro in tutto il giorno. Lei era in casa ma lui decise che era venuto il momento di passare del tempo con i suoi genitori. Erano ancora in ottima salute, tutti e due pensionati ma assolutamente autosufficienti. Vivevano nella stessa città ma si vedevano di rado, come ...
    ... spesso succede. A pranzo anche loro fecero domande su Sara, ma Gustavo glissò in maniera vertiginosa. “Lavora tutto il giorno e spesso la sera è a cena da un’amica. Praticamente non la vedo mai. La coinquilina perfetta!” Da quel momento su Sara calò un velo e non venne più trattato l’argomento. Tornò a casa dopo cena verso le 23. Sara non c’era. Probabilmente era uscita e Gustavo si riappropriò delle sue mura. Si mise un pigiama, guardò un po’ di tv sorseggiando vino e rispose ad un paio di email. Postò qualche cavolata su Facebook e decise che poteva tranquillamente andare a dormire. Era immerso in un sonno profondo quando fu svegliato all’improvviso da un suono sordo e fastidioso. Si alzò di soprassalto e aprì la porta di camera sua. Vide la luce del salotto accesa. Si affacciò e vide la sagoma di Sara appoggiata ad uno dei mobili. Lei si accorse subito della sua presenza e si voltò “Gus scusa ti ho svegliato..mi è caduto il posacenere, ma guarda non si è rotto!!” sghignazzò. Gustavo si strofinò gli occhi ancora addormentati e guardò l’orologio a muro. Erano le 4 del mattino. Si sentì infastidito e arrabbiato, diresse lo sguardo verso Sara per rimproverarla ma, ancora una volta, rimase immobile e muto. Sara aveva addosso uno di quei vestiti che aveva visto nell’armadio giorni fa. Era quello bianco a tubino, semitrasparente. La vide in piedi davanti a lui un po’ barcollante. Quel vestito la fasciava come un guanto. Aveva le spalle totalmente scoperte così come le cosce. Solo le ...
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