1. La Coinquilina cap.4


    Data: 18/04/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... umiliarlo: “Vedi…..guarda, lo vedi che sei un guardone represso? ti è diventato di marmo!” E stavolta scoppiò in una risata a pancia piena. Gustavo si alzò di scatto, inferocito e lasciò il salotto. “Dai scherzoooooo, buonanotte!!” gli urlò dietro Sara. Nel suo letto, Gustavo perse immediatamente l’eccitazione. Fu pervaso dalla vergogna. Ripensò alle parole di Sara. Morboso-Guardone riecheggiava nella sua testa. Forse era davvero così? Forse era una parte di lui che non conosceva e che quella donna aveva tirato fuori? Si addormentò con quel dubbio. L’eccitazione di Gustavo si era assopita in lui ma non nel ricordo di Sara. Seduta sul divano rivide quel pene eretto sotto quei pantaloni. Sembrava perfetto là sotto. Si era eccitato guardandola e forse non era la prima volta. Si sentì protagonista delle sue fantasie erotiche e iniziò a bagnarsi pensando ai suoi desideri nascosti. Probabilmente avrebbe voluto sbatterla forte contro una parete o magari avrebbe voluto possederla sul tavolo della cucina. In quel preciso momento l’unica cosa che avrebbe voluto erano le sue mani su di lei. Ma in mancanza, fu lei stessa ad accarezzarsi. Iniziò ad accarezzare le sue labbra con l’indice della mano destra. Sentì subito l’umidità che si era formata e sentì il suo corpo rabbrividire, come se fosse appena entrata una corrente di aria fredda. Aprì gli occhi e attraverso il tessuto di quel misero vestito vide crescere i suoi capezzoli che si apprestò a stimolare con l’altra mano. Intanto con ...
    ... la mano destra riusciva a sentire il suo clitoride eccitato e gonfio e non poté fare a meno di iniziare a masturbarlo. Nella sua testa sperava che Gus uscisse di nuovo da camera sua. Voleva essere spiata mentre si toccava. Immaginò che lui fosse là dietro e che a sua volta si masturbasse. Immaginò il suo sesso duro e pulsante e il suo sguardo su di lei. Lo vide nella sua testa toccarsi con foga e a quel pensiero iniziò a sentire avvicinarsi l’orgasmo. Indugiò più velocemente sul suo clitoride mentre si strizzava con forza il capezzolo sinistro. Sentiva la sua mano bagnata e piena di umori. Pensò che a quell’immagine, Gustavo sarebbe venuto subito e si figurò il suo sesso mentre schizzava con violenza. Ansimò con discrezione mentre si sentì pervadere da quel sublime piacere. Il suo orgasmo fu intenso e lungo. Si guardò la mano sporca della sua lussuria e leccò le dita. Non sapeva definire il suo sapore ma le piaceva. Era talmente soddisfatta che avrebbe proseguito tutta la notte. Provò dopo qualche minuto ad eccitarsi di nuovo. Con la sua mano appiccicosa si massaggiò il seno destro, sentì inumidirsi di nuovo il sesso ma il sonno poté con lei. Si stese in posizione fetale alle 5.30 del mattino. Alle 6 Gustavo sentì l’impellente desiderio di andare in bagno. La vide lì sul divano. Le sembrò innocua, nonostante quel vestito. In quel momento era una bambina, probabilmente infreddolita. La sua rabbia che ancora non aveva ingoiato, svanì in quell’istante. Prese una coperta di pile ...
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