1. Una grande menzogna


    Data: 19/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Alba6990

    ... convincente al cento per cento.” e indicò con la mano una serie di vestiti appesi a degli ometti sul muro. Sabrina capì che non avrebbe sentito altro dal produttore se non dopo avergli mostrato di che pasta era fatta. Guardò il padre, per un ultimo segno di incoraggiamento. Ricevette un occhiolino e un sorriso sincero. Era pronta. Calarsi nel personaggio non risultò affatto difficile. Era il suo talento principale. Fingere di essere qualcun altro. A volte le capitava di riflettere filosoficamente su questo suo talento. In fondo, la sua capacità si poteva ricondurre alla menzogna. Gli attori teatrali fingono. Traggono lo spettatore in inganno. Nell’antica Grecia si ricollegava la menzogna all’intelligenza. Ulisse era un grande mentitore e per questo era un uomo dotato di grande intelligenza e astuzia, perché per poter elaborare una menzogna credibile bisogna essere in possesso di buone capacità oratorie e di un cervello in grado di utilizzarle. Perciò, la menzogna non era poi così malvagia. Esisteva una differenza sostanziale tra menzogna e bugia. La bugia è male, è fatta per ingannare malamente la persona di fronte, renderla inconscia della realtà. Lei non diceva bugie. Lei mentiva. Ogni tanto fa bene fingere di essere qualcun altro, aiuta a fuggire dalla realtà. Ed è quello che fece Sabrina durante il provino. Evase dalla realtà, scacciando le paure, il nervosismo e i dubbi. Raccontò una menzogna. Una grande menzogna. Il “maestro” sembrava estremamente convinto. “Bene. ...
    ... Molto bene.” constatò Sergio con un moto di soddisfazione. Antonio aveva gli occhi che brillavano. “Ora, cara Sabrina, voglio che tu ti metta in bikini. Devi farmi vedere solo un’ultima scena. Quella dove lei seduce un uomo più grande di lei sulla spiaggia.” Sabrina non ebbe alcun problema nello spogliarsi davanti ai due uomini. Lo aveva fatto fino a quel momento. Rimanere in bikini era la stessa cosa. Mise in mostra il suo corpo tonico e slanciato, modellati da anni di palestra. Ogni curva era al posto giusto e il risultato era una donna davvero incantevole. Sergio indugiò un momento con lo sguardo. Sabrina cominciò a recitare la prima battuta, ma venne interrotta prontamente dal regista: “No, Sabrina. Mi piace come reciti, nulla da dire. Ma questa parte deve essere più convincente, devo essere sicuro che qualsiasi persona tu ti trova di fronte tu la possa sedurre, dato che ancora non ho deciso chi interpreterà il protagonista maschile.” Sabrina rimase interdetta. Doveva sedurre lui? Le sarebbe risultato un po’ difficile cercare di sedurre un sessantacinquenne. Soprattutto con suo padre lì presente. Sarebbe risultato leggermente imbarazzante. Ma Sabrina non poteva farsi lasciar sfuggire un’opportunità simile. “Vuole che seduca lei?” chiese lei già immergendosi nella parte, con sguardo languido e voce roca. Antonio guardò altrove. Era pur sempre suo padre, vedere sua figlia fare la gatta morta con un uomo che poteva essere suo nonno non era una cosa piacevolissima. Il “maestro” ...
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