1. Una grande menzogna


    Data: 19/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Alba6990

    ... avesse voluto, avrebbe potuto ribaltare un camion! La sala di attesa era abbastanza asettica e silenziosa. Sembrava più la sala di attesa di un dentista che quella di un produttore cinematografico. L’orologio (unico elemento decorativo, insieme ad un mazzo di fiori su di un tavolino basso) ticchettava rumorosamente. Sabrina guardava nervosa la lancetta dei secondi, scandendo il tempo con la gamba accavallata. Suo padre non poteva che sorridere. Vederla in quello stato era quasi buffo. Un po’ meno buffo fu vedere una ragazza, venuta per il provino, uscire dallo studio del signor Sergio in lacrime. Non proprio incoraggiante come inizio! Cazzo, se partiamo così, pensò Sabrina. Dallo studio uscì l’assistente di Contini: “È il turno di...” controllò la lista che teneva tra le mani: “Sabrina Vallonga?” “Sì, sono io.” esclamò lei scattando come una molla. Antonio entrò nello studio insieme a lei. Lo spazio era decisamente più caldo e accogliente della sala d’attesa, con dei pannelli in legno scuro sulle pareti e un parquet tendente al rosso. Fotografie con attori italiani e americani che stringevano la mano al “maestro” tappezzavano praticamente ogni centimetro disponibile. Un poco egocentrico, pensò Sabrina. Ma d’altronde, quando si è ai suoi livelli, ci si può permettere qualunque cosa, anche essere egocentrici. Seduto alla scrivania, il signor Sergio che fece accomodare i due sulle poltrone di fronte a lui. Niente convenevoli. Passò subito al lavoro: “Signorina, io non ho tempo ...
    ... da perdere.” disse lui con tono tranquillo, ma allo stesso tempo fermo e deciso. Si tolse gli occhiali da vista dal viso ormai pieno di rughe. Doveva essere un bell’uomo da giovane, i lineamenti, nonostante l’età, lo dimostravano. Proseguì il discorso, mentre passava un lembo delle sua camicia sulle lenti: “Io sto cercando la protagonista del mio nuovo lavoro. Non sto cercando un’attrice che deve fingere di essere quella ragazza, io cerco quella ragazza. Io cerco una donna che possa essere, interpretare, diventare una persona diversa. Voglio una ragazza che non mi faccia pensare ad altro che a quel ruolo e non devo minimamente pensare che possa fingere.” A Sabrina piaceva molto quell’atteggiamento sicuro di sé. Non lo considerava affatto presuntuoso, dopotutto lui era il regista. Se non diceva lui cosa voleva... Si sentì più sicura di sé. Aveva studiato bene il personaggio e lo scritto. Si era già inoltrata appieno nella mentalità e nella psiche della protagonista. Era già diventata in parte lei, avrebbe completato la trasformazione durante la performance. “Signorina.” riprese il signor Sergio dopo una breve pausa, alzando lo sguardo dalle lenti dei suoi occhiali agli occhi di Sabrina, che raddrizzò istintivamente le spalle e si schiarì la voce. “Ho fatto portare qui dei costumi di scena, i vestiti che verranno utilizzati in alcune scene del film. Voglio che lei si cali appieno nel personaggio indossandoli e recitando le parti che le sono state assegnate per me. Deve risultare ...
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