1. Una grande menzogna


    Data: 19/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Alba6990

    ... contenuto erotico e non mi sto eccitando. Non sento l’eccitazione nonostante abbia davanti lei in bikini. Ancora una possibilità, poi fuori.” Sabrina poteva già sentire la porta sbattere alle sue spalle. Sarebbe finita come la ragazza prima di lei. In lacrime e in fuga. Umiliazione. Questo sarebbe stato il suo destino se non si fosse data una mossa. Cercò un segno di incoraggiamento da suo padre, come faceva di solito. Ma il suo sorriso era troppo sbilenco e pallido per risultare incoraggiante. Sabrina prese tutto il coraggio che aveva. “Voglio più contatto, sei troppo lontana. Devi sedurlo, non gli stai parlando del bello e brutto tempo.” Sabrina si estraniò completamente dalla realtà. Cercò di focalizzarsi su un’immagine, come gli aveva insegnato un suo professore. Fare finta di avere davanti a sé il suo oggetto di interesse. Chiuse gli occhi. Contò fino a dieci, mettendo a fuoco nella sua mente l’immagine di un ragazzo figo che conosceva e sul quale si masturbava spesso. Si concentrò sui pensieri perversi che faceva su di lui. Fece in modo di scacciare completamente suo padre dalla mente, con grande fatica. Aperti gli occhi, aveva davanti a lei il suo oggetto d’interesse. “Perché mi guardi in quel modo?” gli chiese lei con un sorriso furbetto. Antonio non riusciva a fiatare. Prima di tutto, non conosceva le battute. Secondo, sua figlia sembrava essersi calata nel personaggio come al solito, ma sembrava anche in un delicato equilibrio tra finzione e realtà, aveva paura di ...
    ... rompere quell’equilibrio e farla cacciare. Doveva resistere, per il suo futuro. “Sei imbarazzato?” chiese lei con fare fintamente innocente e guardandosi il corpo seminudo, come a cercare un’imperfezione o qualcosa di anomalo. Antonio non poté fare a meno di guardare. Non aveva mai notato quanto sua figlia potesse essere attraente in costume da bagno. Adesso comprendeva il motivo per cui i padri sono gelosi delle proprie figlie, cosa che lui non era mai stato. “Ho qualcosa sul corpo?” chiese lei con finta preoccupazione, sbattendo le lunghe ciglia, che parevano essere due ventagli capaci di creare folate di vento. Antonio quasi prese sul serio quella domanda e allungò l’occhio alla ricerca di qualsiasi cosa ci potesse essere. Sabrina continuava a recitare la sua parte, incurante del fatto di non ricevere risposte: “Se vuoi, puoi controllare tu stesso.” disse lei con voce calda e roca. Si avvicinò al padre, gli prese le mani e le portò sui suoi fianchi, con fare incoraggiante. Sabrina era a mezzo millimetro dall’orecchio di Antonio, le sue labbra sfioravano il lobo mentre si muovevano: “Che c’è? Non ti va di toccarmi?” Sabrina lanciò un’occhiata al regista. Il “maestro” sembrava concentrato sulla scena, quasi impassibile, ma seduto più comodamente sulla poltrona. Sembrava rilassato. Sabrina cominciò a sbaciucchiare l’orecchio del padre. “Io posso fartela venire la voglia...” sussurrò lei. Antonio era paralizzato. Impietrito. Aveva il corpo caldo di sua figlia tra le mani. Le ...
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