Come e’ iniziata la nostra storia (cap. ii di vi)
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: suntopless
... paio di tette splendide! Una seconda di seno, piccoli seni rotondi, bianchi, con dei piccolissimi capezzoli attorniati da piccolissime areole. Dei seni scolpiti, sodi, duri!
Dopo qualche minuto anche lei si ricoprì rimettendosi il costume.
Fu la volta di Manuela a dovere imporre l’obbligo a Yoko. Le chiese di alzarsi ed andare a dare un bacio ad uno dei ragazzi presenti che non fosse ovviamente il suo ragazzo.
Yoko si alzò senza fiatare e con decisione si diresse verso di me, si chinò un poco, e mi stampò un veloce bacio sulle labbra.
“No, no, no, no! Non funziona così!” intervenne Marzia “Troppo semplice! Vogliamo la lingua e soprattutto che duri di più questo bacio! Che schifo di bacio ci hai fatto vedere, Yoko?”
Nessuno disse niente, nemmeno Antonio.
Yoko si chinò nuovamente verso me e questa volta mi diede un vero bacio.
Poggiò le labbra morbide sulle mie, cominciò a baciarmi e poi le nostre lingue si cercarono e si trovarono. Che bello! Ebbi un’improvvisa erezione.
Dopo un paio di minuti Yoko si staccò e sempre in silenzio tornò al suo posto.
Ora Laura attendeva l’obbligo da parte di Yoko. Yoko si voltò verso di lei, la guardò, si guardarono negli occhi e poi
“Adesso tu devi alzarti, dirigerti verso il ragazzo che vuoi tu, ovviamente che non sia Gigi, ed infilandogli una mano dentro i pantaloni devi afferrargli il cazzo e masturbarlo per almeno due minuti!”
Prima ancora che Laura si ribellasse fu Gigi ad intervenire
“Adesso basta! ...
... Questo è troppo! Non è così che si gioca!”
“Fin quando si tratta di guardare le nostre tette va tutto bene, vero? Se dobbiamo giocare piccante, giochiamo così!” rispose Yoko.
Laura, senza parlare, si alzò e mentre si dirigeva verso uno di noi ragazzi Gigi continuava a dirle
“Ma che stai facendo? Vedi che non sei obbligata! Smettiamo subito di giocare!”
Laura gli fece con il dito il gesto di fare silenzio. Arrivò davanti a Piero, infilò la mano dentro i suoi pantaloni, trovò il suo cazzo già duro e cominciò a masturbarlo. Dopo un paio di minuti, con tutti intenti ad osservare la scena in religioso silenzio, ritirò la mano e tornò a sedersi. Nel frattempo si strofinò la mano sulla sua gonna jeans per pulirsi di quel poco di gocce che aveva raccolto sul cazzo di Piero.
Il secondo giro fu anch’esso interessante.
Manuela obbligò Marzia a dare un grosso bacio sul cazzo di Gigi, cazzo che avrebbe dovuto liberare lei da sola dai jeans e dalle mutande dentro cui si trovava.
Anche stavolta Gigi tentò di protestare sperando di trovare l’appoggio di qualcuno, soprattutto di Laura, ma invano.
Marzia si alzò, andò verso Gigi, lo fece alzare e lo guardò negli occhi. Comincio a sfibbiargli la cinta e poi i jeans. Si inginocchiò, gli tirò un po’ giù i jeans, fece altrettanto con gli slip e agevolò l’uscita del cazzo di Gigi, già in tiro. Lo afferrò decisa, lo portò un po’ in basso e accostò le sue giovani labbra, come richiesto, sulla cappella di quel cazzo. Così come ...