1. La Preda cap. 3


    Data: 20/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    La prima notte Alberto la portò a casa sua, un piccolo e confortevole appartamento in centro. Era lì che viveva da quando aveva, molti anni prima, divorziato. Quando chiuse la porta dietro di sé ordinò ad Anna di spogliarsi. Erano nel soggiorno, era accesa solo una lampada da tavolo. La ragazza se lo aspettava, ma rimase ugualmente turbata per l’ordine secco, immediato, senza alcun preambolo, lui non le offrì nessuna via di scampo. Rimase a guardarla nella penombra, mentre lei si domandava cosa doveva fare. Poi si decise, voleva dimostrargli che era all’altezza della situazione e voleva dimostrarlo anche a se stessa. Una volta che si decise cerco di farlo bene, lo fece con gesti lenti e studiati. Non si era addestrata a fare spogliarelli, ma era una ragazza che aveva classe e un po’ di esperienza. Si levò per prima la gonna e rimase in giarrettiere e calze nere, le mutande non le aveva più ed il triangolo scuro e lucente si mostrò ammiccante. Il nero della biancheria le donava. Tra le calze sostenute da giarrettiere, anch’esse nere, ed il maglioncino risaltava il biancore latteo delle cosce. Alberto ammirò anche la biancheria che indossava, era fine e costosa. Lei sapeva di non essere molto bella, ma era consapevole di avere un certo fascino, stile e classe. Non aveva mai provato seriamente a dimagrire, era cosciente di avere un po’ di chili di troppo, ma quelle rotondità avevano diversi estimatori e comunque lei si sentiva agile ed in forma. Inoltre non era una svampitella ...
    ... come molte delle sue colleghe, la sua segretaria per esempio che non aveva altro da pensare che piacere agli uomini. Lei invece era consapevole del suo valore e del fatto che al mondo c’erano cose più importanti. Alberto stava in piedi appoggiato al tavolo e l’osservava, un lieve ed ironico sorriso increspava le sue labbra. La ragazza non era uno schianto, ma quel culo tondo e sodo e quelle cosce bianche e tornite lo fecero rizzare immediatamente, quando poi lei si levò il maglioncino e sganciò il reggiseno l’esplodere di quel biancore ed il dondolio che per qualche istante ne seguì lo conquistarono definitivamente. Era grassottella, ma deliziosa, a lui piaceva anche quel pancino prominente che le dava un’aria giovanile ed indifesa. Lei era rossa in volto e non lo guardava, poi abbassò del tutto gli occhi, allungò le braccia lungo i fianchi e si offrì al suo sguardo. Lui si impose di non far precipitare la situazione. Era il primo incontro e doveva essere lungo, eccitante e piacevole. Aprì un cassetto e le porse delle ginocchiere e dei calzettoni di lana privi di pedalini: - indossali – le disse, Anna obbedì. Alberto era molto abile con la corda ed il cuoio, ne aveva di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Iniziò a legare la ragazza. La corda avvolse tutto il busto di Anna raccogliendo le braccia della ragazza e lasciando scoperto solo il seno, che per effetto della compressione delle corde sul resto del corpo svettò più evidente in fuori, lo stesso effetto si ottenne sulle ...
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