1. La Preda cap. 3


    Data: 20/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... natiche, mentre il lieve rigonfio della pancia rientrò completamente. Un bel pezzo di corda rimase libero e pendente dietro la schiena della ragazza. Alberto l’accarezzò su quel seno grosso, sodo ed al tempo stesso piacevolmente morbido, insieme al culo era la parte migliore della ragazza. Lei si lasciò sfuggire un sospiro ed i capezzoli bruni rizzarono. Alberto li sfiorò con il dorso della mano poi ritornò al suo lavoro. Legò l'estremo di un laccio di pelle morbida intorno all'ascella destra di Anna e l'altro capo sulla gamba del lato opposto proprio sopra al ginocchio, compì operazione analoga sull'ascella di sinistra, ed i lacci si incrociarono all'altezza del seno, lì Alberto agganciò una corta e leggera catenella. Ora la ragazza era proprio costretta a stare in ginocchio. Una lunga striscia di cuoio fu fatta passare dietro la schiena della ragazza, all'altezza dei fianchi e poi alla base delle cosce, i capi della striscia ritornarono dietro la schiena della ragazza. Per finire ancora due stringhe sempre di cuoio furono avvolte intorno alle caviglie di Anna. Ora Anna era stata tramutata in un burattino nelle mani del suo padrone che si divertì a provare cosa succedeva tirando le varie corde ed i diversi lacci che le pendevano dal corpo. Tirando la corda che veniva fuori dalla schiena si poteva trascinare la ragazza, che scivolava sulle ginocchiere, dove si voleva; tirando i due capi della striscia che le passava intorno ai fianchi ed alle cosce si otteneva di farle ...
    ... venire fuori il culo, tirando ancora risulta visibile ed offerta pure la vulva; con i due lacci delle caviglie si poteva farle stringere o allargare le cosce a piacere; ed infine tirando in basso la catenella collegata alle strisce di pelle, tese ed incrociate sui seni, la si poteva far piegare in avanti verso il pavimento. Alberto provò a tirare tutte le corde e portò la ragazza in diverse posizioni, tutte molto eccitanti. - Penso che mi darai grandi soddisfazioni – commentò. Non c'era niente di doloroso in quelle posizioni, Anna non soffriva. Il padrone la toccò tra le gambe e la trovò fradicia di umori. – Sei calda e quando sei in queste condizioni perdi completamente la testa, come stava succedendo al bar. Devi essere più disciplinata, mettere questa carica erotica al servizio del tuo padrone, altrimenti ti dovrò punire. Ora raffreddati un po', intanto io esco e vado a cena con la mia amante. Ritornerò più tardi. – Quando Anna aprì la bocca per protestare una pallina di gomma vi finì dentro, fece per sputarla, ma era già imbavagliata. Lui, tirandola per le corde che la legavano alle caviglie, la trascinò sul parquet facendola scivolare sulle ginocchia in camera da letto. Qui tirò la corda che le passava tra le cosce e la fece inarcare portandola ad esporre il culo in alto, legò la corda alla spalliera del letto e agganciò la catenella che le pendeva sul davanti ad un piede dell’armadio. Anna era col culo in aria e chinata in avanti, senza avere le mani libere da poter ...
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