La prima volta con sonia
Data: 22/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: juda_s
... costantemente le spalle alla porta. Mi sentivo osservato, mi stava sbirciando proprio come avevo fatto con lei.
Feci scrosciare l’acqua un po’, quindi entrai nella doccia, cercando di sciogliermi e di far calare l’erezione.
Pochi minuti dopo, ristorato, ne uscivo, con l’asciugamano grande cinto ai fianchi, un asciugamano da viso pulito in mano e nulla sotto.
“Allora, sei pronta per il massaggio?”, le chiesi. “Certo” rispose, “non mi sono data la crema apposta per provare quel tuo sapone speciale”, che poi è un sapone a base di canfora ma profumato al limone, specifico per massaggi.
Quel sapone, molto consistente, col calore del corpo si scioglie come burro e come burro lascia un velo.
Perfetto, avevo pensato mettendolo in valigia.
“bene, allora pancia sotto, metti sotto l’asciugamanone, puoi metterti le mutandine o se preferisci ti copri le chiappe con questo” e mostrai l’asciugamano da viso.
Sorrise, mi diede le spalle, si sciolse l’asciugamano rimanendo nuda di fronte a me – ovviamente ne vedevo solo la schiena, il sedere, le gambe… - lo stese sul letto e ci si adagiò sopra. Allungò la mano e tolse l’asciugamano che le avevo drappeggiato sul sedere, “non serve”, disse.
La mia erezione faceva male…
Presi il sapone, mi posi in ginocchio accanto a lei – essendo in albergo non avevo dietro il lettino da massaggi – e cominciai a passare lentamente il sapone, così da creare un velo sulla schiena, un velo dalla spalla destra fino alle natiche ed uno ...
... dalla sinistra, quindi lo allargai dolcemente e cominciai a massaggiarle le spalle.
“Che bello”, disse, vorrei che non finissi mai…
Ero molto vicino ad essere felice.
Continuai il massaggio lungo la schiena, prima la spina dorsale e poi le costole, la gabbia toracica, sciogliendo i fasci muscolari, liberando i nodi, a volte più rudemente ed altre in modo più delicato, quindi passai alle gambe, una alla volta, partendo dal piede, dalle dita, una ad una, quindi alla pianta, le caviglie e poi, pian piano, su, per rilassare ed attuare un lieve drenaggio.
Man mano che salivo lungo la sua gamba sinistra e mi avvicinavo al sedere ed a tutto ciò che sta da quelle parti mi sentivo venir meno, mi girava la testa, stavo dando di matto.
Giunto nei pressi di quel culo stupendo decisi di rimandare e mi dedicai alla gamba destra, pian piano, salendo, salendo, fino a quando arrivai al sedere.
Che non è una zona che di norma si massaggi, quantomeno difficilmente gli si fa un massaggio decontratturante.
Ma ormai ero lì e, che cazzo, non ragionavo più, per cui… dalla gamba andai ad impattare sulla chiappa, e lei allargò quel tanto le cosce, ed io vidi la sua figa carnosa, perfettamente liscia, calda, invitante, fradicia, e sentii l’asciugamano che si scioglieva ed il cazzo durissimo, mentre le massaggiavo un po’ una coscia e un po’ l’altra, pasticciavo le natiche che più che un massaggio sembrava stessi impastando il panettone, perchè mica sapevo che stavo facendo, sapevo solo ...