Racconto 1- Il mio ….
Data: 22/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: 1945
... una decina di anni meno dei miei. Laureato presso la Bocconi in Economia (l�università dove �passano� quasi tutti i figli di quella generazione di imprenditori del nord che nel dopoguerra hanno fatto �fortuna�)Un po� più basso di mio marito. Non è grasso, solo un po� di pancetta. Già un po� stempiato.Separato .Aveva un figlio che viveva con l�ex moglie, una francese ; anche lei figlia di un imprenditore ,che era tornata a vivere in Francia dopo la separazione portandosi con sé il bambino.Uno dei tanti falliti rapporti, preceduto da un innamoramento tumultuoso e seguito da un rapido matrimonio e che pochi anni dopo era, come si dice, rivelato essere un fuoco di paglia. Per fortuna il matrimonio si era concluso senza strascichi velenosi ,senza odio o ripercussioni, solo tanto rimpianto per il tempo sprecato.Queste cose me le raccontò a cena, seduti al tavolo di un elegante, ristorante. Le discrete, soffuse luci, davano una aria di riservatezza.Eravamo passati al tu. Lo proposi io. Mi sembrò doveroso date le circostanzeScoprii che era piacevole parlare con lui . Non si dedicava solo al lavoro. Aveva diversi interessi e confermò le mie prime impressioni. Era volitivo ed ironico. Un conversatore brillante e simpatico. Era tanto che non mi capitava una situazione del genere.La cena era pari al luogo ed all�ospite.Delicata, ma intensa.Il vino lo feci scegliere a Fabio. Non ero e non sono una amante dei vini, ma quella sera tutto predisponeva�Mi sentivo ,e lo ero, più grande e gli ...
... feci numerose domande su lui, la famiglia, la �famiglia� aziendale, i suoi interessi. Non si sottrasse a nessuna di esse.La riservatezza del posto ,il feeling creatosi, il cibo squisito così come il vino , �spingevano� ad esprimersi con sincerità e naturalezza e si toccarono anche temi più intimi.Giunse il suo turno quando mi disse :ti ho raccontato tutto di me, della mia vita, raccontami di te.Gli raccontai della mia adolescenza, dei mie studi, del lavoro e della mia famiglia.Era attento. Chiedeva curioso,sempre in tono gentile ed appropriato.E poi parola tira parola. Mi raccontò della sua, purtroppo finita, esperienza matrimoniale.Aveva lo sguardo �perso� mentre mi diceva :mia moglie, scusa la mia ex , mi piaceva molto.L�ho conosciuta sui banchi dell�università . Fu un amore a prima vista. Non era bellissima, ma aveva un dinamismo incredibile, una sete di conoscenza e di vita che occultavano i suoi difetti.Ne fui conquistato.Con la fantasia della gioventù l�anno dopo eravamo sposati. Nacque subito Andrea, nostro figlio. Dopo cominciarono i problemi. Eravamo giovani.Continuammo gli studi ,ma io ero già preso dall�azienda di papà e dedicavo sempre meno a lei, a loro. Non me ne accorsi. Fu un processo irreversibile. Quando mi resi conto che le cose non andavano più� fu troppo tardi. Aveva deciso e non volle cambiare idea.Le promisi che�fu inutile.Pensò che non potessi cambiare. Che l�azienda mi avrebbe sempre assorbito e non avrei potuto dedicarmi a loro.Forse aveva ragione. Sta ...