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Racconto 1- Il mio ….
Data: 22/04/2019, Categorie: Etero Autore: 1945
... come una cavalla alla monta.Mi fu facile fare quello che chiedevaIn breve gridai il mio piacere che fu accompagnato dal suo: godi vacca mentre vengo. Non furono parole, furono fatti.Al momento del suo orgasmo non si controllò, gli piaceva troppo per pensare ad altro, sta di fatto che lo sentii irrigidirsi e poi �la fine. Non si era spostato, era venuto in me.Avevo il suo sperma dentro l�utero.Dopo. Dopo il silenzio. Avevamo placato la nostra fame e ci stavamo chiedendo cosa fosse successo. Io mentalmente mi dicevo: cosa hai fatto? Perché? E adesso?Cominciai a bassa voce a parlare come volessi giustificarmi prendendomi la responsabilità di quello che era successo.Gli raccontai senza censure di quello che mi stava avvenendo da oltre un anno in qua. Dei mie comportamenti, delle mie voglie. Gli dissi anche che era la prima volta che era successo ciò che era avvenuto tra noi. Non avevo mai tradito mio marito prima di quel momento.Stavo cercando stupidamente delle scuse�Parlavo. Parlavo�Mi ascoltò in silenzio e con attenzione. Mi guardava fisso in viso come a cercarvi la veridicità di quanto dicevo.Conclusi.Il silenzio faceva da cuscinetto tra i nostri due volti. Aspettavo ansiosa una sua reazione, un suo commento.I secondi trascorrevano e mi parvero minuti e poi un sorriso apparve sul suo viso. Ero stupita. Potevo aspettarmi molte cose, ma non quella.Avvicinò il viso al mio. Mi prese per i fianchi avvicinando il mio pube al suo e disse: capisco.Sarò la tua cura, la tua ...
... medicina.Fu come togliermi un macigno dal petto. Quelle parole mi tolsero l�ansia dandomi un sollievo che diventò una nuova prospettiva di vita.Continuò : già che ci siamo cogliamo l�occasione per una nuova dose di cura.La sua bocca era di nuovo sulla mia.Doveva avere un grande arretrato anche lui poiché sentii il suo pene già in erezione nuovamente pronto.Fu un �rapporto� più dolce, sereno.Ero ancora umida del precedente piacere e non fece fatica a penetrarmi.Il suo pene era nella mia femminilità e la sua bocca sulla mia.Mise le mani sotto i miei glutei tenendomi vicina a sé. Allargai le gambe per aiutarlo e me le fece poggiare intorno ai suoi fianchi. Facemmo l�amore così.Le nostre lingue unite, il pene che si muoveva in me con il movimento di una pompa petrolifera.Ogni tanto alzava il ritmo provocandomi sussulti di piacere. A volte rallentava e si godeva il possesso di me.Solo per poco, nella medesima posizione, me lo mise nel culo.Disse :sai è per non perdere l�abitudine. Hai un culo fantastico e lo visiterò spesso.Sei bella tutta, ma il tuo culo mi ha sempre attirato.Ti confesso che nei miei sogni spesso avevo pensato a te come compagna di letto.Ritornò alla figa .Ci baciavamo e scopavamo.Mi portò lentamente al piacere e glielo dissi.Mi disse : quando starai venendo dimmelo, voglio venire insieme a te.Mi piacque sentire questo e se possibile mi donai ancor più a lui.Pensai: verrà ancora dentro?Cacciai il pensiero. Era già avvenuto e mi era piaciuto e non volevo interrompere un ...