1. Galeotto..... fu il telefono 2


    Data: 23/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: sicilturiddu

    ... non volevo godere per non dare a ILARIA l’impressione che non avevo vista mai una DONNA masturbarsi, resistevo; aspettavo che ILARIA mi facesse un segno per avvicinarmi a LEI, ma quel segno non arrivò mai. Guardavo ILARIA e menavo il cazzo, fin quando non vidi che inarcò la schiena alzando il bacino, emise due grida di piacere, che sicuramente furono ascoltati da qualcuno che si trovasse fuori di passaggio, finalmente dalla sua figa uscì una quantità abnorme di umori vaginali che inondarono il letto e tutte le lenzuola che le stavano accanto malamente attorcigliati. Una quantità che non avevo mai visto prima; fu quella visione che mi fece sborrare sul pavimento mentre stavo in piedi, un fiume di liquido seminale che io stesso rimasi piacevolmente meravigliato per la quantità espulsa. Lasciai la sborra a terra e mi ripulii con la federa dei cuscini che ILARIA mi porse, dopo essere sborrata anche LEI e ripulitasi con le lenzuola. SI avvicinò a me dicendomi: “ecco adesso sai a cosa serve l’oggetto che hai fatto rotolare a terra in bagno, sai che ho due mariti, uno sposato in chiesa e legato a me sentimentalmente, affettuoso e pazzamente innamorato della mamma dei suoi figli; l’altro marito è il dildò che utilizzo quasi tutti i giorni quando mi trovo in bagno; sono una pluriorgasmica, a volte mi masturbo due e anche tre volte al giorno. Il periodo più critico è quando ho il ciclo mestruale, in quanto non riesco a trattenermi e masturbandomi ti lascio immaginare cosa succede in ...
    ... giro. Ecco perché lo faccio in bagno, per evitare di lasciare tracce in giro, e per non dare scandalo a MIRKO. Non so come reagirebbe se venisse a sapere che mi masturbo ogni giorno, ma la colpa è anche e soprattutto sua”. L’interruppi io: “in che senso?” Proseguì LEI: “nel senso che LUI è tutto casa e lavoro, pensa che l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore è stato il giorno successivo al nostro arrivo qui in Sicilia. L’ho conosciuto allo Scientifico, Lui all’ultimo anno, io più giovane di Lui, quando l’ho visto e conosciuto, mi sono subito invaghita di LUI, un bel ragazzo, elegante, gentile, premuroso, forse il più IN dell’intero Istituto; non me lo feci scappare; sognai ad occhi aperti; tutte le altre mi invidiavano il fidanzato; io ero orgogliosa e felice di averlo accanto. Nelle nostre uscite intime facevamo solo limonate; niente sesso vero, solo baci e qualche toccatina ai genitali, ma sempre da sopra i pantaloni o sopra la gonna, mai mano toccò i genitali dell’altro o dell’altra prima del matrimonio. Non so LUI, ma io sono arrivata vergine all’altare; ma fin da adolescente iniziai a masturbarmi, ho scoperto la mia femminilità grazie ad una mia cugina di 4 anni più grande. Una sera fui costretta a rimanere a casa sua perché mia madre dovette assistere mio padre in ospedale per un piccolo intervento alla spalla. La zia non aveva altro posto letto per me, in quanto mia cugina come me era figlia unica. Ricordo quella sera e quella notte, come se fosse adesso. La casa era ...
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