Galeotto..... fu il telefono 2
Data: 23/04/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: sicilturiddu
... su quattro livelli, a piano terra un grande garage per tre posti auto e l’ingresso alla scala per accedere ai piani superiori; al piano primo un ampio soggiorno-pranzo, la cucina, la lavanderia ed un doppio servizio; al secondo piano la camera da letto matrimoniale, lo studio dello zio, il bagno; al terzo piano la camera da letto di Concetta, il bagno ed un’ampia terrazza. Ci coricammo entrambe nello stesso letto, era estate, io indossavo un intimo di colore bianco, avevo 13 anni; ero diventata donna da due mesi, Lei oramai più grande indossava solamente le mutandine senza reggiseno. Siamo andati a letto abbastanza tardi dopo la mezzanotte, avevamo fatto una passeggiata nella piazza principale del paese; al ritorno eravamo stati avvicinati da un ragazzo abbastanza rozzo, puzzava di sudore, capelli lunghi, sigaretta in bocca con gli abiti che gli puzzavano di fumo. Ci invitò a sorseggiare una bevanda insieme al bar, noi rifiutammo adducendo una bugia, dovevamo andare a letto presto. Durante il ritorno a casa discutemmo tra noi di quel ragazzo: “chissà se il pisello le puzzava pure, e se fosse stato un violento e se ci avesse violentato, che schifo stare accanto ad un uomo che puzza di fumo e di sudore, ma tutti i maschi sono come Lui, ma quando si infila il pisello di un uomo noi donne dobbiamo stare in piedi oppure sdraiate, e se ci fa male quando entra il pisello, come si fa in quei casi, si va dal dottore o si dice alla mamma” mi rispose Lei: “per fugare ogni dubbio meglio ...
... essere sicuri di un uomo pulito, che non puzza e che prima di prenderlo in bocca o nella patatina si lavi, e poi per evitare dolori durante la prima penetrazione, meglio farlo con una donna, che non ha il pisello e sa come gestire la situazione di una ragazza alla prima volta”: Tutti questi dubbi furono sciolti a letto, in quanto mia cugina, appena sotto le lenzuola iniziò a sfiorarmi il seno e la patatina con la scusa di girarsi, di coprirsi bene. Io in un primo momento non feci caso a questo strofinio, ma pian piano Lei passò ad accarezzarmi i capezzoli coperti dal reggiseno, mi infilò la sua gamba nel mezzo delle mie cosce, mi sfiorò le labbra con la sua lingua, fino a quando mi disse: fa un caldo torrido perché non ci togliamo l’intimo che abbiamo addosso per respirare meglio? Io acconsentii, ma non fu un togliersi l’intimo come avevo sempre fatto, fu uno spogliarello sex molto malizioso e reciproco, che Lei fece prima a me con le luci accese. A corpi nudi, cominciò a carezzarmi la poca peluria che avevo attorno alla figa, per poi pian pianino provò a conficcarmi un dito dentro, facendolo uscire e poi riconficcarlo con ritmi lenti e delicati; cominciai a percepire delle sensazioni strane che non avevo mai provato prima; sensazioni che mi portarono piacere, che mi fecero sudare la fronte e calore interno. In un primo momento pensai che mi stava accadendo qualcosa di male, ansimavo ed emettevo mugolii che mai avevo emanato e mai ascoltato prima d’allora. Chiesi a Concetta ...