Episodio-1, prendo coscienza... sono una porca - Racconti Erotici

Episodio-1, prendo coscienza... sono una porca

... riferimenti veri, perché per via internet molte donne hanno avuto delle fregature conoscendo dei veri e propri delinquenti.

Per mesi, è venuta da me, a volte raggiante di gioia ed a volte con viso triste, a seconda del colloquio avvenuto con l’uomo dei suoi sogni. All’inizio di giugno è venuta da me tutta tremante,

-“Viene.. viene a conoscermi, dice che è innamorato di me e vuole incontrarmi”-

Di rimando le ho raccomandato di incontrarlo in luogo pubblico dove ci sono altre persone -“non essere ingenua e non andare in posti da sola”-.

Mi ha rassicurata che non avrebbe fatto sciocchezze anche perché …. -“Mi devi accompagnare tu”- Mi ha detto.

-“Sei pazza? Io non posso, vai all’incontro e stai attenta”- le ho detto.

-“Non ti puoi tirare indietro, i miei da sola non mi fanno uscire, per avere una scusa per uscire, devi venire anche tu con me … Non mi puoi dire di no! Sei l’unica amica che ho e soprattutto l’unica di cui mi posso fidare, Dai.. non mi puoi lasciare sola proprio adesso. Devi venire a prendermi alle 20.00 e diremo che andiamo ad una riunione per organizzare una festa. Se ci sei tu con me i miei non diranno niente”-

- “Maria, ma non mi puoi chiedere questo, sono cose che devi fare da sola, devi parlare di tante cose private non posso esserci io di mezzo, e poi cosa dico a Mario?”-

-“Non ti preoccupare passa a prendermi alle 20.00”- Mi ha risposto.

Mi aveva messo di fronte al fatto compiuto e non potevo lasciarla sola sapendo che per ...

... lei era tanto difficile instaurare un rapporto con un uomo. Non mi sono sentita di dire una bugia a mio marito e gli ho detto che dovevo fare da “paravento” a Maria perché finalmente avrebbe incontrato un uomo che voleva conoscerla, Mario conoscendo Maria, mi ha rincuorato dicendomi di andare per sostenere ed aiutare la nostra amica.

La sera ho conosciuto anch’io Valerio, un bell’uomo sui 38 anni, 180 cm, fisico asciutto ma non magro, labbra carnose ed un bel sorriso. Siamo andati al parco insieme ed hanno incominciato a scambiarsi le loro impressioni, ridevano e, radiosi, parlavano. Non potevano parlare di cose intime in mia presenza e per tale motivo camminavano a 20 passi prima o dopo di me ed io mi vergognavo, apparendo ai passanti come una donna sola, ed incominciava a farsi tardi. Finalmente, erano già quasi le 23.00, siamo rientrati a casa dicendole che la sera dopo doveva andarci da sola perché io non potevo fare la figura della pazza a gironzolare da sola, anche perché mio marito poteva non darmi il permesso di uscire.

Alle 18.00 mi ha telefonato implorandomi di riaccompagnarla perché solo di me poteva fidarsi, e mi ha detto di non preoccuparmi, perché c’era un amico di Valerio che poteva tenermi compagnia mentre passeggiavamo. Mi ha “obbligata”. La sera abbiamo incontrato Valerio e il suo amico Peppe che ci aspettavano nei pressi della gelateria. Peppe, h=170 , un poco in sovrappeso, occhi azzurri e furbi, non era un bell’uomo, ma era simpatico e di buona ...