1. Episodio-1, prendo coscienza... sono una porca


    Data: 23/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: coppiaestero

    ... compagnia.
    
    Abitava a 15 km, dal nostro paese e, preso un gelato, siamo andate verso la loro macchina decidendo di allontanarci per evitare di sentirci addosso gli occhi dei compaesani.
    
    Maria e Valerio davanti ed io e Peppe dietro, eravamo nel silenzio che segue la prima conoscenza, quando un improvviso e brusco movimento della macchina mi ha fatto cadere una goccia di gelato sulla camicetta. -“Accidenti!”- Grido guardando senza muovermi il gelato sulla camicetta. Peppe immediatamente, è intervenuto a toglierne il grosso con un fazzoletto pulito, e poi, inserendo una mano nella scollatura, ha cercato, bagnando il fazzoletto con della saliva, di eliminare del tutto la macchia. Il dorso della mano sinistra è venuta a trovarsi a diretto contatto col mio capezzolo, e nonostante la spontaneità e l’istintività del gesto, in mio soccorso, mi ha dato un brivido di piacere imprevisto. Peppe deve essersene accorto perché il capezzolo ha reagito indurendosi Lui mentre cercava di eliminare la macchia di gelato, ha mosso la mano sul mio seno accarezzandolo col dorso della mano ed io sono arrossita, conscia della improvvisa e inaspettata eccitazione. Ci siamo messi tutti a ridere, rompendo così il ghiaccio del disagio dei primi momenti di conoscenza. Galantuomo, mi ha aperto lo sportello e siamo entrati in casa sua. Un bel salone con due divani e nel centro un tavolo di legno massiccio molto grande, sarà stato per 20 persone. Seduti intorno al tavolo scambiavamo le solite frasi e ...
    ... ad un tratto Maria e Valerio sono spariti in una delle camere, credo, per avere un poco di privacy e potersi scambiare qualche bacio.
    
    Peppe mi ha guardato negli occhi, si è avvicinato a me mi ha preso per gli omeri, e con tono vibrato, lento, deciso e basso, mi ha detto –“ sei bona, sei bellissima, hai un viso angelico fantastico ma dentro sei una grande porca e ti voglio vedere come godrai muovendoti sul mio cazzo piantato in figa”-
    
    -“Ma che dici, come ti permetti?- Gli ho detto allontanandolo con decisione da me. Senza scomporsi ha continuato dicendo:
    
    -“Non fare la santarellina. Ho notato come ti sei infiammata, eccitata, quando ti ho sfiorato il seno. Tu sei una bomba sessuale, ed io ti voglio dimostrare che ho ragione e per questo motivo ti chiedo di accettare una sfida”- Mentre diceva queste parole si avvicinava lentamente al mio viso facendomi sentire il suo odore di maschio alfa che mi faceva rimescolare il sangue facendomi avvertire delle contrazioni spontanee dell’intimo della figa. Un uomo rozzo, insignificante, quasi volgare, mi faceva vibrare intimamente e fremere come una foglia al freddo del mattino.
    
    -“Di che sfida parli?”-
    
    -“Adesso caccerò fuori il mio cazzo, e mi masturberò davanti a te, tu dovrai solo guardarmi, è questa la condizione che ti pongo, devi guardarmi, devi vedere come il mio cazzo gode del piacere di essere sotto il tuo sguardo, e se non ti verrà la voglia di toccarlo, stringerlo, e accarezzalo, io non insisterò più nel volerti ...
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