1. Fragile barriera


    Data: 24/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... lei sobbalzò, essendo un sussulto di piacere. Successivamente le strinsi il bacino con le mani e spinsi il mio glande nella sua deliziosa fica, madido delle sue stesse secrezioni. Fu in verità un affondo secco e in tutta la sua pienezza il cazzo finì nell’intestino. In primo luogo avanzai adagio avanti e indietro, dopo Eleonora si portò la mano sulla fica e cominciò a sollecitarsi ritmicamente il clitoride. Io riscontravo nitidamente slittare sulla parete della sua fica il mio cazzo, perché questa sensazione mi tempestò di smisurato piacere invadendomi tutto il corpo. Andavo e venivo nella sua fica con il cazzo che s’ingrossava progressivamente. Anche lei dimenava accanita le sue rotondità seguendo il ritmo della mia penetrazione. La stavo chiavando di gusto, fintanto che ebbi la premura di riferirle: “Eleonora, mia cara delizia, io sto per sborrare, che meraviglia, sì, esplodo eccolo” - mentre avverto di netto che lei contrae le mucose dell’ano. L’orgasmo fu così travolgente che la sollevai per i fianchi serrandoli e sussultando, il godimento fu incontenibile, giacche strepitai come un indemoniato. Adesso la ragione non governava più il piacere, soltanto l’impulsività, l’indole primitiva che rimarcava il suo dominio nel possedere una femmina. Aveva usufruito follemente pure lei, in quanto ansimava come se fosse sul punto di schiattare. Dopo venni fuori da lei e mi distesi letto svigorito ma felice, senza dire una parola, intanto che le accarezzavo la faccia e i capelli. ...
    ... Eleonora, viceversa, non era appagata, perché il corpo non si era rabbonito, io la toccavo e lei tremolava, mentre potevo ammirarla in tutto il suo splendore. Le sue carni strepitavano in silenzio, ogni suo centimetro fremeva di perversione, era incantevole, una meraviglia del creato, la metamorfosi invero del bello, ma non dell’aspetto appariscente che ti rassicura e ti consola la mente, ma il desiderabile per se stesso e con se stesso, giacché era armonioso, ameno e proporzionato che voleva essere posseduto. Con quella ragazza dai lineamenti unici, che parevano sagomati di proposito, ma che sprigionavano veemenze di libidine mi sarei consumato il cazzo. Fottere in modo duraturo in un letto con Eleonora, scoparle la fica, estasi e felicità di piacere giammai vagamente riportati, trombarle la psiche di femmina scatenata come una cavalla in continuo calore. Io osservavo quel corpo fantastico e nel contempo squadravo il mio. Non avevo nulla di tanto virile, ma probabilmente il cazzo le andava più che bene, eppure lei non si era entusiasmata né invaghita del mio cazzo la sera prima. Che cosa ci faceva quel corpo delicato e riguardoso, odoroso di freschezza e affamato di nuove scoperte, forgiato dalle mani d’un incisore, adagiato sopra quello d’un uomo poco più che quarantacinquenne, che aveva oltrepassato gli anni della floridezza, in quanto iniziava il suo naturale e congenito declino? Deprecabile e scomoda è la senilità che silenziosa arriva e che gradualmente ti deforma e ti ...