1. Harem


    Data: 15/10/2017, Categorie: Etero Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    &egrave sabato. La madre e le due figlie stanno trascorrendo una giornata di tutto riposo. La giornata &egrave calda. Sono sul bordo della piscina, nude, distese sui lettini. Sono tre meraviglie della natura. Il sole brucia la loro pelle. Una brezza di vento leggera soffia sui loro corpi. Gabryelle comunica alla madre che, nel pomeriggio, sarei andato a farle visita. La madre non sembra incuriosita. Una sola domanda. Le chiede da quanto tempo mi conosce. Risponde che mi frequenta da circa un anno e vedendo l�espressione interrogativa del viso le dice di stare tranquilla.�Mamma, tranquillizzati, sono ancora vergine.GABRYELLE&egrave nata negli U.S.A. Ha 20 anni. Alta. &egrave una scultura marmorea. Bella. Un fisico da favola. Falsa magra. Capelli neri lisci. Occhi blu. Bocca con labbra grosse e carnose. Seni che sembrano due perfetti globi di marmo su cui si ergono capezzoli grandi come ciliege al centro di due grandi aureole caffellatte. Vincono la forza di gravità. Fianchi larghi. Gambe lunghe e ben tornite. Un culo meraviglioso. Un espressione del viso sempre sorridente. E� al secondo anno di università: facoltà di giurisprudenza. Esami tutti superati con trenta e lode. &egrave riuscita a costruirsi, con l�aiuto della madre, una sua indipendenza economica. Attualmente &egrave proprietaria di una enoteca che gestisce in prima persona senza togliere niente agli studi. Ama indossare gonne larghe e lunghe fin sotto al ginocchio e, nel periodo invernale, un pullover largo sul ...
    ... torace nudo; mentre d�estate indossa solo camice molto larghe che non impediscono di vedere i capezzoli premere contro la stoffa. Non ama indossare le mutandine e non ama il reggiseno. Le sue gambe sono fasciate da calze nere a maglia larga autoreggenti. Scarpe con tacchi altissimi. Non sono mai riuscito a spiegarmi come riesca a camminare con quelle scarpe. Non ama truccarsi. Non fa uso nemmeno di rossetto. Quando passeggia per strada si sentono mormorii di ammirazione. Il pomeriggio arriva. Mi presento al cancello alla guida della mia Porche 911 Carrera. Scendo dall�auto e pigio il pulsante del campanello. Mi metto davanti all�occhio della telecamera e aspetto. Un minuto dopo sento una voce che mi dice che posso entrare. Il cancello scorre su se stesso ed entro con l�auto. Percorro circa 50 m di viale alberato e mi fermo davanti ad un portico. Scendo dall�auto, mi guardo intorno. Non ho mai visto una casa di quel tipo. Una porta finestra si apre e ne esce Gabryelle. Si avvicina e, sorridendo, mi da un bacio sulle labbra. Mi prende per mano e mi guida all�interno della casa. Giungiamo in un salone enorme, dove, su un divano stile vecchia marina, trovo sedute la madre (Gilda) e la sorella (Allyson). Tutto il salone &egrave arredato come se fosse la cabina di comando di un capitano di vascello a vela della seconda meta dell�ottocento. I mobili rigorosamente in mogano, le sedie ricoperte di pelle di color amaranto come pure il divano e le poltrone. Niente lampadari. Sui muri ...
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