1. Si comincia da piccoli [pt. 2]


    Data: 26/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest

    E' un racconto che ha del vero, ma non verrà detto quali parti lo sono.
    
    Era l'estate dei miei 12 anni, ero in spiaggia a Rimini con la mia famiglia e una famiglia di nostri amici. Era Luglio, un clima mite, un sole che non si rendeva pesante e l'acqua pulita e fresca. Un'estate meravigliosa. Io ero a riva a giocare con la loro figlia, Claudia, mia coetanea, che adoravo. Avremmo trascorso tutte le vacanze con loro, come da qualche anno ormai, e così eravamo tutti in piena complicità l'uno con l'altro. Mentre giocavo con Claudia, la vidi un pò assente, così le chiesi cosa avesse: mi parlò di alcuni problemi tra i suoi genitori, che sentiva spesso discutere. A quella età forse si tende a pensare che i nostri genitori siano in crisi per qualsiasi discussione, ma io cercai comunque di confortarla, per quanto ne fossi in grado a quell'età.
    
    La cosa però mi rimase in mente: erano come una seconda famiglia per me e quindi cercai di capire se potessi fare qualcosa. Il pomeriggio andai nel loro alloggio: ne affittavamo due comunicanti e lasciavamo sempre il passaggio libero.
    
    "Ciao, sono Alessio!" dissi entrando dalla loro porta, ma nessuno rispose. Forse stavano dormendo! Entrai quindi in casa, in punta di piedi, dirigendomi verso la camera da letto. Ma nulla.
    
    Feci quindi per uscire, ma sentii il rumore della doccia, così andai in bagno. La porta era socchiusa e mi avvicinai per aprirla. "Scusate" dissi sotto voce, ma non mi sentii. Vidi quindi dalla porta del box doccia ...
    ... che c'era Eric, il padre di Claudia. Faceva strani versi, che ora, conoscendo il mondo, riconosco come gemiti di piacere. Si stava masturbando, ma ovviamente a quell'età non avevo la benchè minima idea di cosa stesse facendo. Vedevo solo le sue mani fare su e giù tra le gambe. La porta non lasciava piena visibilità, ma vedevo dei movimenti molto ampi, e il suo pene sembrava molto più grosso di come era il mio. Lo guardai in silenzio: mi misi dietro la porta, socchiudendola di nuovo, e mi appoggiai al muro guardando dritto verso Eric. Vidi i movimenti rallentare e lui appoggiarsi al muro facendo cadere le braccia. Si insaponò ancora, si sciacquò, e chiuse l'acqua. A quel punto ero imbarazzato, non sapevo se far finta di rientrare nella stanza o rimanere lì e aspettare uscisse... Ma se si fosse arrabbiato? Aprì la porta, senza vedermi, uscì dal box e iniziò a canticchiare una canzone. Ma quando mi vide, si interruppe, e un pò shockato mi chiese "Alessio, piccolo, che ci fai qui?" "Scusami Eric, sono entrato chiamandoti ma non mi hai sentito" gli risposi con sguardo basso. "Ah scusami... dimmi tutto!Cercavi Claudia? E' andata in spiaggia con la mamma" "No beh...in realtà... passavo di qui giusto per salutarvi... So che Claudia è in spiaggia" gli dissi, e lui mi sorrise avvicinandosi. "Sei venuto qui sapendo che io fossi solo?" mi chiese, inginocchiandosi di fronte a me. Un uomo altissimo che, seppur in ginocchio, era alto quanto me. Infatti, in lui, erano chiarissimi i segni delle ...
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