Dai, spaccami il culo!
Data: 27/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... molto tempo per cui, se ti va, potremmo cominciare subito. Sei un bel ragazzo e sono sicuro che riusciremo a farlo bene come ti piace”.
“Perfetto, mi piacciono gli uomini decisi e sbrigativi. Vieni, andiamo di la che siamo più comodi”.
Lo portò in camera ed entrambi si spogliarono velocemente. Dino gli mise subito una mano sul culo e lui contraccambiò iniziando a toccargli l'uccello. Sembrava ben messo perché, ancora completamente penzoloni era lungo almeno una decina buona di centimetri. Sfilate le calze si abbassò per prenderlo in bocca e rapidamente lo sentì crescere ed ingrossarsi. Si, era il tipo di bastone che adorava, grosso, lungo e ricco di vene su tutta la superficie. Era anche ben fatto, con la cappella larga che sovrastava il corpo più stretto. Le palle erano grosse, piene e sode, avvolte in una fitta peluria riccia e scura. In pochi minuti l'attrezzo era pronto. Era decisamente grande, forse anche più di quanto si aspettava. Si mise a guardarlo, con il viso a pochi centimetri da quello spettacolo della natura. Probabilmente era il più grosso che aveva mai avuto tra le mani. Non ricordava un altro cazzo così imponente. Pensò che doveva averlo dentro il prima possibile e gli chiese subito se voleva scoparlo.
“Sicuro che non è troppo grande?”
“Lo voglio, me lo devi mettere dentro.”
“Va bene, come ti vuoi mettere?”
“Come ti piace di più, per me è uguale, con un cazzo così credo già che andrà benissimo. Aspetta che ti metto un preservativo.” Appena ...
... lo incappucciò, Dino lo fece mettere alla pecorina sul bordo del letto, gli fece scorrere il suo sesso tra le chiappe e lo puntò. La cappella si appoggiò sul buchetto e, nonostante il preservativo lubrificato e quel culetto abituato a dilatarsi con facilità, iniziò a trovare una decisa resistenza.
“Sei stretto...”
“No, sei tu che sei grosso… Spingi.” La pressione aumentò e, con un leggero dolore, lo sfintere cedette e tutto il glande sprofondò nel culo.
“Ahh.”
“Male? Esco?”
“No, no, è solo un attimo. Adesso che è dentro va bene”.
“Sicuro?”
“Si, si, vai avanti.”
“Ti avevo detto che era grosso...”
“Va bene, va bene, scopami...”
Con cautela e delicatezza quel gigante spinse, facendolo penetrare ancora. Adesso era metà dentro e il resto fuori.
“Vado?”
“Si, si, spingi, spingi, spaccami tutto.” Non se lo fece ripetere e con un movimento dal basso verso l'alto del bacino si allungò di più tra le chiappe.
“Ahh. Dio come lo sento. Sei tutto dentro?
“Quasi. Ma non ancora fino alle palle”.
Restò così, muovendosi solo a destra e a sinistra per alcuni minuti per farglielo sentire meglio e poi si tirò leggermente indietro sfilandone una parte e quindi affondando nuovamente. E continuò a farlo con grande piacere anche perché poche volte riusciva ad andare così a fondo, di solito doveva lasciarne metà fuori in quanto i culetti che lo provavano si lamentavano e quindi era vietato… sprofondarci dentro
“Mhh”
Si, a Giulio piaceva decisamente, era ...