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Il maritino e i suoi amici (2° parte)
Data: 28/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: schiavadelcazzo
... chiederne il motivo. Appena salita vidi Giovanni salire subito dopo di me e Andrea aprire l’altra portiera posteriore. Ora mi ritrovavo in mezzo a loro due senza nessuna via di scampo. Vidi Marco, posizionato al solito posto di guida, sistemare lo specchietto retrovisore in modo tale che potesse vedermi bene e prima di partire disse che era arrivato il momento di cercare un posto appartato. Ancora in mezzo al paese sentii nuovamente le mani di Andrea e Giovanni su di me.. Adesso non palpeggiavano solamente, mi abbassarono il corsetto scoprendo le mie tette e Giovanni prese la mia gamba destra e l’allargo facendola passare sopra la sua e alzandomi del tutto la gonna. Mentre Andrea aveva nuovamente ripreso a martoriarmi i capezzoli, Giovanni mi sfiorava il clitoride con indice e pollice prendendolo tra le dita e stringendolo leggermente, per poi arrivare a toccare i miei umori. Quel trattamento iniziava ad eccitarmi sempre di più, il mio respiro diventava sempre più corto e dei gemiti iniziavano a riecheggiare dell’abitacolo. D’un tratto quelle dita che mi stavano sfiorando esternamente mi penetrarono di botto e i gemiti si trasformarono in grida sempre più forti. “allora è proprio vero che sei una troietta in calore come ti ha descritto Marco..” disse Giovanni “vediamo se è vero anche che succhi il cazzo così bene”. Tolse le sue dita dalla mia figa, senza farmi raggiungere l’orgasmo, e me le fece ripulire passandomele in bocca mentre con l’altra mano si slacciava i ...
... pantaloni. Estrasse un cazzo ancora non del tutto in erezione ma già così si poteva vedere che era bello tornito, nodoso, poco meno di una 20 di centimetri ma con una bella circonferenza. Mi staccai dal morso di Andrea dal mio seno e mi accucciai verso Giovanni prendendogli il cazzo in bocca. Adesso potevo sentire i suoi sospiri diventare più corti mentre il suo cazzo diventava definitivamente duro nella mia bocca. Si era passato i miei lunghi capelli intorno alla mano, come si arrotola una corda, e mi spingeva la testa su e giù ma sempre con delicatezza, cercando di seguire il mio ritmo. Mi piaceva insalivargli la cappella con movimenti rotatori ma lenti per poi passare la lingua lungo tutta l’asta e ritornare sul glande per ingoiare definitivamente il cazzo. LA prima volta me lo lasciò fare seguendo il mio movimento, la seconda volta che provai a ritornare con la lingua sul glande mi tenne ferma la testa con entrambe le mani e iniziò a scoparmi violentemente la bocca con movimenti del bacino sempre più veloci. Mi ritrovai tutto il suo cazzo in bocca, strozzata e senza la possibilità di muovermi.. lacrimoni iniziavano a rigarmi le guance e suoni gutturali riempivano l’aria. Mentre Giovanni scopava in quel modo la mia piccola bocca, Andrea si trovò tra le mani il mio culo vista la mia posizione. Iniziò a passarmi le dita tra la figa e il buchino e a bagnarlo sempre di più fino a penetrarlo con un dito. A quella violazione mi tirai su di colpo in un miscuglio di gridolini di piacere e ...