La mia priva volta da passivo
Data: 29/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ragusahot
La mia priva volta da passivo
"PREMESSA: come alcuni di voi (che mi “conoscono” anche su msn) sanno, sono attivo (e ovviamente anche gli altri che guardano il gruppo). Mi piace comandare, dirigere il gioco, e tutto il resto. L’ho preso poche volte nel culo, esattamente 5, fino ad ora, ma non escludo ce ne possano essere altre nella mia vita.
Dal titolo di questo topic potete intuire che sto per raccontarvi la mia prima volta da passivo. Racconto questa proprio perché è stata la prima, nonché la più bella ed indimenticabile. Anche la seconda e la terza lo furono, perché avute con la stessa persona della prima, mentre le ultime due un po’ deludenti. Ribadisco che questa vicenda è del tutto reale, così come i luoghi e le persone. Le parole e le descrizioni, come a mio solito, non fanno altro che aumentare il tasso erotico, o possiamo pure dire pornografico, della vicenda.
Detto questo, visto che qui in molti mi vorrebbero fare il culo (ah ah ah, ma io non ve lo do!), godetevi questa mia prima e fantastica volta da passivo!" di HotCock.
Fino a due anni fa ho giocato a basket, poi ho dovuto smettere perché l’università o lo studio in generale non me lo permettevano, purtroppo. E’ uno sport che è sempre amato, e sempre amerò. Oggi se riesco, dedico tutto il sabato mattina a questo sport, vado con amici al campetto in paese e fare due partitelle.
Comunque, il primo ragazzo che ha avuto la fortuna di sfondare il mio bellissimo culetto, si chiamava Andrea, un bel ...
... biondino di 1.85, occhi azzurri, pochissimi peli, sportivissimo, un grande cestista, bei muscoli sempre leggermente in tensione con le vene lungo le braccia in evidenza che mi hanno sempre fatto impazzire ed un gran bel cazzo che ciondolava tra le sue bellissime gambe scattanti.
Si vociferava in giro di una sua bisessualità, si diceva che era stato col cugino di secondo grado di un altro della squadra, ma non si hanno mai avuto conferme, ne smentite. Tuttavia la cosa tra noi della squadra non aveva comportato dei cambiamenti, ed era meglio così.
Un venerdì sera dopo la doccia post allenamento vidi che era un po’ diverso; di solito stiamo sempre a scherzare sulle nostre madri o fidanzate, o a fare scherzi del cazzo tipo nascondere i vestiti o pisciare nello shampoo ai nuovi arrivati (una volta hanno anche sborrato nel doccia shampoo di uno nuovo che stava sul cazzo a tutti, scherzo da cui mi ero dissociato ma non posso negare di aver riso come un coglionazzo) oppure il classico schiaffo sul culo col dito che gira all’aria fischiettando o il tipico asciugamano arrotolato e lanciato sulle palle tenendolo per un angolino. Di solito si partecipa tutti, lui però era stranissimo, triste. Luca, un altro giocatore, gli diede una grande sberla sulla bellissima chiappa rosea facendola diventare rossa, lui si girò e ci vide tutti col dito che girava come dei coglioni, ma lui più di un lieve sorriso non fece.
“Che cazzo hai Andrea?” Gli chiese Luca.
“Niente raga, mi ha appena ...