La loro puttana (2)
Data: 01/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Randagio9
... occhi nerissimi. Gian, invece, era biondo con occhi castani. Loro erano più grandi di noi. Avevano 22 anni Tommaso e 24 Gian.
La serata inizia all'insegna della "tranquillità". Solitamente non sono timido, ma quella sera più che ridere alle loro battute, annuire col capo a qualsiasi cosa dicessero, non riuscivo a fare. Ero in evidente imbarazzo. A quel punto non sapevo cosa sperare. Come avrei potuto resistere a quei tre uomini? Come avrei fatto a non lasciarmi andare se i discorsi sarebbero diventati più piccanti? Dopo pizza e birra, Gianluca e Domenico preparano una canna, poggiandosi sul tavolo, mentre io e Tommaso ci sediamo sul divano.
D: "Tommà vai vai. Chist è 'p t" (Tommaso vai, questo è per te).
T: "Ma è vero che ti piace questo" (toccandosi il pacco).
Non riuscendo, dall'imbarazzo a rispondere, sempre con quel sorrisino da ebete stampato in faccia, cerco lo sguardo degli altri due. Domenico ci guarda ridendo maliziosamente, mentre Gianluca ci ignora totalmente, impegnato a preparare la canna.
T: (in rigoroso dialetto) "Mo noi ci sediamo qua tutti e tre sul divano e ci fumiamo sta canna e tu ci succhi questi cannoni".
(con mia grossa sorpresa) D: "No ragazzi, stasera è tutto per voi. Vi ho invitato per farvelo scopare a voi. Io e lui ci vediamo domani pomeriggio. Sei d'accordo?"
Io (ridendo): "Mi sembra di capire che non ho altra scelta".
G: "Fammi vedere se veramente sei così puttana. Però ti avviso che dopo te lo devo mettere in culo. 'E ...
... bucchin li fanno 'e criatur. Noi siamo uomini seri".
T. (con un tono a prendermi giro): "Puttanella bella, iniziamo a divertirci".
Domenico resta nei pressi del tavolo. Loro si siedono sul divano. Io sono come ipnotizzata. la loro voce, i loro modi il loro toccarmi il culo, mi avevano piacevolmente bloccato. Ero un robot nelle loro mani.
Mi inginocchio, al centro, e inizio a toccargli il pacco ad entrambi. Avevano dei cazzi durissimi. Nel giro di due minuti me li ritrovo nudi come vermi, con quelle mazze dure e lunghe che sventavano. Iniziarono a sbattermelo in faccia, sugli occhiali, e se provavo a prenderlo in bocca si allontanavano.
T.: "Guard 'ch zoccol. Zoccola vieni a prendertelo. Ma che puttana che sei".
G.: "Mi sembri una cagna. Fai schifo. Ti manca solo la bava".
D. "Chist fà certi bocchini esagerati".
Li avvicinai e iniziai a spompinare Tommaso mentre con la mano tenevo il cazzo di Gianluca. Gianluca lo aveva davvero molto doppio, una mazza. Tommaso lo aveva più lungo e lo stesso notevolissimo. Quello di Tommaso aveva un odore non bellissimo, misto tra piscio e sperma. Per non parlare dei loro culi marmorei, sodi e bianchissimi rispetto al resto del corpo abbronzato. Non resistevo dovevo toccarli.
Mentre li ciucciavo intensamente, da vera troia arrapata, alternavo lunghe ciucciate all'uno e all'altro.
G.: "Chist ci sfonda. Fratè vai piano con questa mano che me lo smonti".
T.: "Lascialo fare che mi sta facendo consolare. Vai bell o frat, ...