1. In assenza di compostezza


    Data: 04/05/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... assoluto, Abir disse di no sentendolo staccarsi dalla porta e avvicinarsi al letto senza toccarlo.�Adesso voglio bene che tu sappia, che la porta non &egrave chiusa con la chiave, perché basterà dirlo e me ne andrò. Va bene?�.�Va bene, intesi� - annuì lei facendo un cenno con la testa.�Aggiungo inoltre che, qualsiasi cosa vuoi che io faccia o non faccia, basterà dichiararlo e io la farò o non la farò. D�accordo?� - propose lui.�D�accordo� - ribadì lei soddisfatta.�Un�ultima cosa: per tutto il tempo che sarò qui non accendere la luce�.�Perché?� - replicò lei.�Fidati di me, non te ne pentirai. Questo &egrave tutto�.�Va bene�.Abir sentì un fruscio, lui stava scostando le coperte per infilarsi nel letto con lei. Un brivido percorse Abir, ma non era un brivido d�apprensione né d�allarme, perché vederlo arrivare alla porta per uscire l�aveva rassicurata. Certo, era stata visibilmente manipolata, lo sapeva anche lei, ma accettandolo l�aveva resa complice e a sua volta artefice, le aveva offerto una parte del controllo sulla situazione, adesso non voleva più tornare indietro. Il letto s�abbassò parecchio quando lui si sedette con le gambe sotto le coperte e il busto appoggiato alla testiera accanto ad Abir. Il suo profumo, il suo odore era schiacciante, la ragazza ne era quasi ubriaca. Il suo fiato sulla pelle, tiepido mescolato a quell�odore di dentifricio la solleticava. Erano vicinissimi, l�idea che quei pochi centimetri di spazio e il sottile strato di stoffa della camicia da ...
    ... notte la separava da un perfetto sconosciuto, del quale non riusciva nemmeno a intravedere le fattezze, era terribilmente intrigante, piacevole ed enormemente stuzzicante. Chi era lui dei tre maschi?Abir esitante sollevò una mano cercando a tentoni il suo viso nell�oscurità, come una cieca passò la punta dell�indice e del dito medio sulla fronte spaziosa, sulle sopracciglia folte, sul naso affilato e sulle guance ricoperte dalla ruvida ricrescita della barba. Chi era dei tre individui? L�uomo rimase fermo sotto quello scrutinio, ma nel silenzio Abir poteva cogliere il suo respiro cambiare, il battito del suo cuore accelerare, perfino il suo odore che l�aveva così ubriacata stava al momento leggermente mutando diventando ancora più intossicante, non per l�essenza artificiale ovviamente, ma per il suo naturale profumo. Quando le sue dita gli passarono sulle labbra, stranamente morbide per essere quelle d�un uomo, lui fece qualcosa d�inaspettato: aprì la bocca risucchiando la prima falange, alquanto meravigliata Abir si lasciò sfuggire un urlo, ma non ritrasse la mano, l�uomo chiuse saldamente le labbra sulle dita catturate iniziando a passarci sopra la lingua leccandole e avvolgendole.Quel contatto umido e ruvido, incredibilmente sensuale, inviava dei brividi lungo il braccio della ragazza, che si spandevano su per il collo e giù per l�addome facendola chiaramente mugolare. Fu allora che la mano dell�uomo trovò il suo polso, sfiorandola lievemente percorse tutto il braccio fino ...
«1...345...9»