1. In assenza di compostezza


    Data: 04/05/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sussurro:�Sei sveglia?�. Un uomo comparve accanto al suo letto.Il terrore la bloccava, eppure quel pomposo profumo s�insinuava di nuovo nelle narici confondendola. Riuscì a raccogliere un briciolo di presenza di spirito spostandosi nell�angolo opposto del letto, con le coperte al petto come una sorta di protettiva barriera, con il divertimento che trasudava dalla voce, perché nonostante stesse sussurrando l�uomo annunciò:�Lo prendo per un sì�.Dopo una lunga pausa, che ebbe tra l�altro l�effetto di snervare Abir inebriandola maggiormente con quel profumo peraltro intensissimo all�interno di quella piccola stanza, l�uomo bonariamente aggiunse:�Ho visto che oggi mi guardavi. Ho notato come m�osservavi. Io sono venuto qua in maniera tale che tu possa realizzare la tua fantasia�.Nonostante il terrore che l�attanagliava alla graziosa Abir sfuggì uno sbuffo, un lieve grugnito a metà strada tra il contegno divertito e quello incredulo.�No, non fraintendermi, non sono un esaltato né un maniaco. Dimmi pure se vuoi che me ne vada lo farò, perché me ne andrò senza crearti grattacapi né problemi�.Abir non rispose, il cervello cercava di lavorare ingabbiato tra la paura e la netta convinzione che l�avrebbe violentata là, lei si sentiva imprigionata assieme all�incredulità che lui se ne andasse sul serio e la curiosità per quest�uomo così sicuro di sé da riuscire a entrare nella sua stanza. Come c�era entrato poi? Pretendere inoltre che lei avrebbe goduto della sua violenza, per ...
    ... l�eccitazione causata da quello stramaledetto profumo, sennonché vinse la paura manifestandogli il suo disappunto respingendolo:�Adesso vattene� - sussurrò lei in modo autoritario ricacciandolo.I suoi occhi ormai abituati al buio intravidero una sagoma che s�alzava, per un attimo la paura dello stupro la paralizzò, dopo la sagoma si spostò verso la porta e in un colpo il terrore l�abbandonò con una lunga esalazione del respiro, lasciandola pressoché inaridita e svuotata. Se ne andava sul serio. La successiva inspirazione lunga e profonda la riempì ancora una volta del suo profumo. Udì in passo, un altro che arriva pensò, l�ignoto era ormai alla porta, lo sentì afferrare la maniglia e girarla, sennonché esclamò:�Fermo�. Lei l�udì girarsi accennando un sussurro:�Sì?�.�Che cosa vuoi?�.�Te l�ho appena detto che cosa m�auspico. Tu sei per me bellissima, io voglio godere e farti godere. Voglio sentirti sussultare intorno a me mentre gridi un orgasmo dietro l�altro, sei un incanto�.Abir rimase senza fiato udendo le sue parole, la sua voce, il annusando suo odore, si sentì perciò sciogliere e la parte di sé che si districava passava sbrogliandosi attraverso il suo pelosissimo e nerissimo inguine, inzuppandole le mutandine. S�accorse che stava ansimando, i secondi passavano ticchettando via tra il respiro affannoso di lei e quello sempre più concitato di lui, alla fine sempre sussurrando l�uomo le chiese:�Vuoi ancora che me ne vada?�.Chiudendo gli occhi, anche se era inutile nel buio quasi ...
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