1. In assenza di compostezza


    Data: 04/05/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... quel momento lui si era infilato un preservativo, in un baleno fu nuovamente sopra di lei essendo rimasta ferma in attesa. L�uomo le spalancò le gambe con le mani affondando due dita nella fica e sfiorandole il clitoride, smise unicamente quando il respiro affannoso di Abir si trasformò in piccoli ansiti supplicanti: puntò allora il cazzo contro quella foltissima apertura e spinse, conficcando in un colpo il suo cazzo fino alla base. Abir avvertì le prime avvisaglie dell�orgasmo, sentì i muscoli dell�uomo irrigidirsi sotto le proprie dita e i gemiti d�entrambi diventare più sonori, ma lui s�interruppe all�ultimo istante, con il cazzo ben piantato a fondo dentro quella deliziosa pelosissima fica palpitante bloccandole le mani e impedendole di muoversi. Lei si contorse sotto il suo peso emettendo un mugolio frustrato. Quando i loro respiri rallentarono, l�uomo le liberò le anche e riprese a muoversi, dapprima con calma, in seguito sempre più risoluto giungendo nuovamente a un soffio dall�apice massimo del piacere. Lui però si bloccò nuovamente di proposito, schiantandosi un�ultima volta dentro di lei prima di restare immobile e di bloccarla con il peso e con le mani. Ormai fuori di sé dal desiderio, dalla frustrazione e dall�insoddisfazione, Abir si contorse nella stretta delle sue mani scavandogli solchi nella schiena con le unghie e gridando:�Bastardo, fammi venire, non sono di pietra, non resisto più, sei infido e sleale�. Con i denti stretti lui rispose:�Voglio che ...
    ... duri, che resisti per qualche istante�.Lui riprese ad affondare con foga dentro di lei stringendole i fianchi con le mani per attirarla con forza contro di sé, fermandosi subito prima del limite, lasciandola ancora più demoralizzata, frustrata e ansimante, con i muscoli che si contraevano attorno al suo cazzo. Dopo essersi un po� calmato rapidamente si sfilò e la girò a pancia in sotto sollevandole il sedere e il busto, appoggiandole le mani contro la parete sopra la testata del letto. Si portò dietro di lei e con un violento affondo fu di nuovo dentro. Senza darle il tempo nemmeno di respirare ricominciò a stantuffare, riversandole violenti colpi che si riverberavano su per la schiena e lungo le braccia, stringendole un�anca con una mano per meglio guidare i movimenti e un seno con l�altra montandola senza ritegno. Abir ormai non capiva più niente, era scombussolata, tutto il suo essere era concentrato in quei colpi talmente potenti, poiché pareva volesse entrarle direttamente nell�utero. Lei gemeva senza ritegno, sempre più forte al punto che lui dovette mollare il seno per tapparle la bocca, onde evitare di svegliare l�intero albergo, ma presto i gemiti dell�uomo si sommarono a quelli soffocati di lei sempre più rauchi e intensi. La mano che le stringeva il fianco si spostò sul punto di congiunzione dei loro corpi, le dita premute sulle labbra e sul clitoride infiammato. I gemiti di Abir infine la premiarono, perché da ultimo raggiungeva un poderoso orgasmo reso devastante ...
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