Storia di una ragazza qualunque - 9° capitolo - Un tranquillo pomeriggio di sesso
Data: 05/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Serena
... di un insolito traffico.Una volta giunta al suo portone mi venne in mente che non avevo nessuna idea su come iniziare, ma alzai le spalle decidendo che mi sarei lasciata guidare dall'istinto.Quando aprii la porta del suo appartamento, di cui avevo una copia da tempo, trovai Marco nudo seduto sulla poltrona, intento a guardare la televisione, che spense non appena mi vide.Gli diedi subito un bacio, ringraziandolo per aver eseguita la mia disposizione."Ogni tuo desiderio è un ordine amore." mi rispose da buon ruffiano."Allora visto che sei così ubbidiente metti le gambe sui braccioli." gli risposi col tono della brava maestrina.Marco ubbidì mettendo in mostra il mio obbiettivo, quel buchetto ancora vergine, e forse per ciò, ancor più appetibile.Mi misi al suo fianco per poi abbassarmi tanto da potergli leccare un testicolo, facendogli però appena sentire la punta della lingua.Notai che il suo pene dava fin troppi segni di risveglio, così decisi di massaggiargli l�interno delle cosce con le unghie, ma senza fargli alcun male, avvicinandomi con movimenti lenti alla loro unione, senza però sfiorarla in alcun modo."Cazzo amore, così mi fai venire senza neanche toccarmelo !" protesto timidamente lui, senza avere alcuna risposta.Infatti gli aprii ancor di più le gambe per far cadere un po' di saliva proprio fra la base dei testicoli e l'ano, per poterla poi spingere sino a questo con un dito. Ripetei l'operazione sino a quando il buchetto non fu ben coperto dalla mia ...
... secrezione, e solo allora allungai il dito per entrare in quella porta del piacere.Marco iniziò a gemere come un pazzo, e quando gli presi la cappella fra le labbra, non venne per poco, mostrando quanto gradisse quel trattamento.Così spinta dal vederlo godere in maniera così eclatante, spinsi un altro dito nel suo buchetto, prendendo allo stesso tempo a spompinarlo per tutta l'asta.Mi fermai un attimo, giusto il tempo per togliermi la camicetta che m'era solo d'impaccio, aiutata da lui che non vedeva l'ora che mi rimettessi all'opera.Mi sembrava quasi di sentire il sangue scorrere nel suo pene, avvolto fra mie labbra serrate, le dita erano ormai stabilmente nel suo bel culetto, che cercavano di stimolargli la prostata per eccitarlo il più possibile.Quando capii che stava arrivando all'orgasmo mi alzai e, dopo aver sollevato sino alla vita la gonna, gli mostrai ciò che avevo fra le gambe."Volevi una donna cazzuta ? Eccotela !" gli dissi col mio miglior sorriso "Ora che fai non dai neanche un bacino al mio bel bastone ?"Marco però era ancora troppo sorpreso per potersi muovere, così avvicinai lo strap-on alle sue labbra, e lui cominciò baciarlo.Si vedeva fin troppo chiaramente che non aveva nessuna esperienza di quel genere, era goffo e impacciato, quasi ridicolo, nonostante non gli mancasse certo l'impegno."Per me, come pompinaro, non faresti un soldo." gli dissi ridacchiando "Forse è meglio farti leccare qualcosa che conosci meglio."Mi sfilai la gonna per poi girarmi e mostrargli ...