Enya l'incontro
Data: 06/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geirliverani
... calamita gli sguardi e di desideri degli utenti , una fanciullesca e matura vagina, un tempio di piacere pagano ,la cui porta d’ingresso era rappresentata da due grandi labbra carnose, ma delicate: la perfetta simmetria di quell’apertura verso lo Shangri-là era talvolta alterata dal ditino che con mossa innocente, da liceale in preda alle prime pulsioni, entrava quasi a carezzare la perla del clitoride. uno svettante turgido stendardo di eros.
La bellezza si accompagnava alla classe raffinata e al gusto che gli abiti mostravano. C’era una naturale ricerca del l’eleganza in quei vestiti, spesso attillati, che facevano risaltare la sua avvenenza in modo superbo. Ricordo come rimasi basito, quando vidi la prima foto in cui si esibiva il suo fondoschiena: era la Venere Callipigia!. I glutei sodi, marmorei,perfettamente saldati intorno al vallo anale formavano un sedere a mandolinoin cui il perineo anale si notava appena. Ma l’emozione più intensa la provai quando mi inviò, col tempo, la foto del volto. Un ovale perfetto da Beato Angelico, gli occhi, profondi con un’espressione intensa : fari luminosi che arrivavano direttamente al cuore. Le labbra carnose ma delicate e i capelli nero mediterraneo incorniciavano il volto…seta preziosa che completava l’arazzo vivente di Enya che non aveva l’eguale.
Ovviamente colpì l’attenzione degli utenti come una delle più belle (per me era la Regina) del sito e numerosi scrissero commenti, quasi sempre stringati e “coloriti”. Alcuni , e ...
... io fra questi le dedicavano una maggiore attenzione, ma mentre gli altri si soffermavano sulle sue fantasmagoriche forme ,sulle esibizioni in pubblico o sulla tecnica fotografica, io cercavo di cogliere i nessi con figure letterarie o artistiche del passato: le mie parole colsero nel segno. Ricevetti, infatti, un commento entusiastico di Enya e da lì comincio un rapporto sempre più intenso che si approfondì dal punto di vista umano nel tempo. Così furono scambi di e-mail, di cellulari e di foto che rivelano un volto semplicemente stupendo. Era passato quasi un anno quando telefonandole le dissi che sarei venuto a Brescia per lavoro e che avrei avuto piacere di prendere un caffè o di cenare con Lei e il marito. Lei rimase un attimo in silenzio e mi rispose “prenota una camera all’Hotel***** alle 14.30 di martedì prossimo ti raggiungo, mandami il numero della camera non sono la Mrs Robinson del “laureato””. Mi fiondai al telefono, passato un attimo profondo di estasiato stupore, e prenotai una camera all’albergo, comunicandole al cell, stanza 345!
E venne il giorno tanto atteso, sembravo un bambino la mattina di Natale, occhi sorridenti, l’ansia di scartare i regali e in fondo all’animo la paura di non trovare quello che si desidera da un intero anno. Le mie fragilità, le paure di uomo moderno che ha perso il proprio ruolo di fronte a donne decise, volitive che però vogliono essere protette, difese fuori e coccolate dentro. Me lo stavo ripetendo alla nausea, anche se fuori ...