1. La giapponesina 2


    Data: 07/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987

    Col passare delle ore la paura dei carabinieri lasciò il posto al ricordo di quelle boccuccia piccolina e dolce sformata dalla mia cappellona.
    
    Il cazzo era di nuovo duro, quella giapponesina mi aveva stregato, ma nella migliore delle ipotesi non l’avrei più rivista mentre nella peggiore…..non volevo pensarci.
    
    Però, riflettendoci, era tornata da sola dopo che l’avevo beccata a guardarmi l’uccellone, mi aveva seguito nel magazzino sapendo a cosa andava incontro….forse se l’era venuta a cercare anche se, magari si aspettava che mi comportassi più dolcemente.
    
    In effetti era strano; io non avevo mai agito così, lei però aveva quell’atteggiamento così succube che stimolava in me qualcosa di antico e bestiale come se lei volesse essere trattata in quella maniera.
    
    Ecco, adesso sembravo il vero maniaco sessuale che giustificava la propria violenza in un delirante atteggiamento consenziente della vittima.
    
    La sera a casa il desiderio vinse sul senso di colpa (anche perché in tutto il pomeriggio né il marito né i carabinieri si erano fatti vivi).
    
    Ne beneficiò mia moglie che scopai con un ardore incredibile.
    
    “oooohh Mario, ma che hai oggi…siii però qualsiasi cosa sia continua….” Mi diceva mentre la trapanavo con forza da un’ora ed io “ma che ne so…dev’essere il caldo….”
    
    Ripensando al pomeriggio uscii dalla sua fica grondante e risalendo con le ginocchia ai lati del suo seno le infilai l’uccello in bocca di forza facendo esattamente quello che avevo fatto con la ...
    ... giapponesina ma riuscendo con mia moglie ,che era un po’ più abituata alla mia mazza, a infilarlo fino in gola venendo convulsamente mentre con cattiveria la tenevo schiacciata sul cuscino a rischio soffocamento con litri di sborra che eruttavano direttamente nella sua gola.
    
    Quando mi accorsi che lei era ancora lì che respirava a fatica con quel bastone in gola, mi ritrassi quasi vergognoso aspettandomi una serie infinita di improperi.
    
    Invece lei con gli occhi ancora pieni di lacrime dallo sforzo, mi guardava adorante e alzandosi quel tanto da darmi un bacino sulla cappella mi disse “sei proprio un animale…..” e si sdraiò di nuovo con una espressione beata.
    
    Quante cose avevo ancora da imparare sulle donne……
    
    Nei due giorni successivi nessuna notizia della bambolina ma, per fortuna questo significava che le speranze di non essere stato denunciato aumentavano, nel frattempo il desiderio di quella ninfetta diventava insopportabile.
    
    La sera massacravo letteralmente mia moglie che era felicissima del trattamento ma la mia mente era sempre rivolta a quegli occhi dolci e remissivi.
    
    Quando me la trovai davanti al bancone tre giorni dopo non credevo ai miei occhi….aveva uno dei suoi soliti vestitini ma stavolta era un più corto del solito e aveva uno scollo che mostrava solo una piccola parte del seno ma si capiva chiaramente quanto fossero dure e prorompenti le sue tette.
    
    Era tornata!!!
    
    Questo poteva avere un solo significato.
    
    L’uccello era immediatamente ...
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