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La giapponesina 2
Data: 07/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... diventato di pietra e, mentre lo tiravo fuori coperto dal bancone, le feci cenno con la mano di passare di lato per poter venire dietro dove mi trovavo io. Lei, sempre in silenzio, fece il giro del bancone e venne da me bloccandosi solamente con la bocca e gli occhi spalancati quando vide il mio cazzone già all’aria aperta che la attendeva. Oramai era tornata e, dopo quello che era successo, era una chiara richiesta di rivederlo, quindi non poteva neanche fingere di scandalizzarsi questa volta. Lo fissava ipnotizzata con l’espressione terrorizzata ma ormai non me la dava a bere; infatti , molto lentamente, si avvicinava senza mollare neanche per un attimo con lo sguardo la mia verga che intanto, dotata di vita propria, sobbalzava dall’eccitazione. Quando fu a meno di 10 centimetri, l’attesa stava diventando insostenibile ma era troppo bello vedere quanto la sua voglia di cazzo avesse la meglio sulla sua vergogna. “Driinn” il rumore della porta che si apriva mi fece sobbalzare, la presi e spingendola verso il basso la feci mettere sotto il bancone di fronte a me in ginocchio e con uno sforzo sovrumano mi apprestai a servire il cliente. “ciao Mario! Mi servono un po’ di tasselli Fisher dell’8.” Sentivo la sua presenza vicino alla cappella e addirittura percepivo il suo alito caldo….secondo me stava approfittando dell’occasione per rimirarselo senza che nessuno la vedesse e la giudicasse. “Si guarda, sono in quello scaffale laggiù, prendili ...
... pure” Una manina piccolissima e delicata si posò sull’asta rimanendo appoggiata con la leggerezza di una farfalla. Quel tocco delicato mi fece infoiare al punto che mi sarei messo a grugnire e l’avrei sbattuta sul bancone davanti al cliente ma ce la feci a tenermi mentre il mio membro vibrava come un diapason. Quando con sforzi titanici fui riuscito a mandar via il cliente, la sua manina aveva incominciato a muoversi in su e in giù aiutata anche dall’altra mano dato che non riusciva a prenderlo con una mano sola, vista la misura extra large. Mi allontanai un po’ dal bancone per vederla in faccia: era in adorazione!! “ma che zoccoletta affamata di cazzo che sei….” Non rispose, continuò la sua delicatissima sega a due mani mentre la bocca era quasi appoggiata al mio glande dal quale uscivano goccioline in continuazione visto lo stato pazzesco di eccitazione in cui ero. “lecca la gocciolina….” Tirò fuori una linguetta rossa e piccolina che con la velocità di un serpente lambì la cappella e catturò la goccia di nettare. “hai avuto paura l’altro giorno” “si…molta….” La sua vocina sul mio cazzo mi fece quasi venire….. “e allora perché sei tornata?” “io…..” “Ne volevi ancora?” “io……..si..” disse quasi in un sussurro dalla vergogna “Ne avevi mai visto uno così grosso?” “No mai!!!” rispose con decisione “tuo marito è a casa?” “no….è fuori stamattina….” Intanto la bocca era costantemente appoggiata al mio membro e ogni risposta mi ...