La capitana
Data: 07/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: lulululu
... e splendide ragazze caraibiche accoglieva sole donne, dapprima osteggiato dalla popolazione della città era diventato, a poco a poco, un'esperienza irrinunciabile per ogni dama degna di rispetto di Boston.
Milady entrò sola poche parole di saluto poi lasciò a terra la valigia ed i sui vestiti (che avrebbe trovato lavati ed asciugati all'uscita) e completamente nuda entrò nella prima sala, dove fu avvolta da vapore profumato e nella semioscurità, con la musica soffusa, vedeva appena le mani morbide e curate e gli occhi luminosi della donna dalla pelle scura, la lavava con spugne naturali alternando movimenti energici ad altri delicati, quasi languidi.
E venne la stanza del gommage, quella dei capelli coccolati con balsami esotici, la stanza del viso, la stanza della pedicure, la cura delle mani, la smaltatura delle unghie, la depilazione completa.
Donne bellissime sempre sorridenti, inebrianti di profumo e totalmente nude si prendevano cura a turno del suo corpo, le allargavano le gambe e con infinita dolcezza le radevano il monte di venere e le grandi labbra, con pinzette attente le asportavano ogni pelo della regione perianale. Milady si era abbandonata a queste piacevoli sensazioni il suo corpo, trascurato in mare, si nutriva con avidità di queste cure.
Si ritrovò sola in una stanza asciutta e piacevolmente calda e luminosa coricata su di un divano bianco grande e comodo, con una ampia penisola, era completamente, quasi in trance, faceva fatica a comprendere ...
... se quella era la realtà o un sogno, quasi si stava assopendo, quando entrarono tutte e cinque le ragazze e le offrirono un thè verde. Mentre beveva lentamente stavano lì in piedi sorridenti, con i loro seni orgogliosi, i capelli scuri e raccolti sulla nuca, un piccolo tatuaggio a forma di fiore (ognuna un fiore diverso) tra il pube e l'ombelico, leggermente sulla sinistra ed un piccolo ciuffo curato, poco più giù -Ora Milady si sdrai e si rilassi, è ora del massaggio finale con gli unguenti della Persia e dell'Africa Settentrionale- le disse quella che aveva tatuata una rosa, ascoltò e chiuse gli occhi.
Mani, dieci mani, la toccavano calde e fluide, portando l'olio in ogni piega della sua pelle, dieci seni turgidi la sfioravano e la toccavano con grandi capezzoli gonfi e scuri. Una si sedette dietro di lei a gambe aperte, la mise in posizione supina e le prese la testa sul ventre, mentre le massaggiava con penetrante vigore i muscoli del collo, la seconda a cavalcioni, seno contro seno con movimenti ampi e circolari, due si prendevano cura delle gambe e dei piedi, alternando le mani, l'incavo dei seni e la bocca. La quinta, la rosa cominciò a prendersi cura del monte del basso ventre, scendendo a massaggiare ed oliare le grandi labbra, il perineo, oliando poi per bene l'ano, tutto attorno al buco; prese poi un oggetto di legno poroso, allungato ed arrotondato e dopo averlo intinto completamente in una brocca di unguento glielo infilo nel culo.
Tutto sembrò interrompersi ...