1. La sauna


    Data: 08/05/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: bel69, Fonte: RaccontiMilu

    ... neri, appena mossi, lasciati liberi di cadere sulle spalle. Notò la sua figura slanciata, e il sorriso che le si formò non appena i loro sguardi si incrociarono. Anche lui sorrise, e, girandosi leggermente per non esporre troppo il suo corpo agli sguardi della nuova arrivata, richiuse gli occhi e riprese a rilassarsi. "Che sciocchezza," si disse fra sé e sé, "siamo in sauna, dove è del tutto normale essere nudi, e io mi sono preoccupato degli sguardi di un'estranea ... stupide inibizioni ..." Col passare del tempo cominciò a sentirsi scomodo, disteso com'era sulla panca, così decise di mettersi a sedere, appoggiando la schiena alla parete e allungando le gambe sulla panca. Così facendo, lo sguardo cadde sulla donna che, ad occhi chiusi, si stava gustando anch'essa il caldo della sauna. Sorrideva. "Chissà a cosa sta pensando" si domandò, mentre il suo sguardo si soffermò sulla linea del collo, sulle spalle, snelle ma piacevolmente muscolose, per poi scendere sulle curve dei suoi seni, fantasticamente modellati, e poi giù, lungo i fianchi, le gambe, fino ai piedi affusolati e curati. "Un corpo decisamente abituato ad essere curato" stabilì. Poi distolse lo sguardo, per evitare di essere colto sul fatto nel caso lei avesse riaperto gli occhi all'improvviso. Ben presto, però, ci ricascò. Seguendo le nervature del legno delle pareti, il suo sguardo lentamente tornò sulla donna, e questa volta si lasciò sedurre dal fatto che la pelle di lei era ormai imperlata di piccole ...
    ... goccioline, tutte di dimensioni quasi uguali, che ricoprivano interamente il suo corpo, come se fosse un prezioso vestito. Fu letteralmente rapito ed ammaliato da tale vista e continuò quindi a fissarle, ammirando il perfetto connubio tra l'elemento acqua e l'elemento pelle. Pian piano tutto il resto scomparve: il caldo, le panche, le pareti. Tutto sbiadì fino a scomparire. Esisteva solo quella pelle calda. Vedeva le goccioline crescere, unirsi una con l'altra, per poi iniziare una lenta discesa verso il basso. Ne seguì una in particolare, che partì dalla guancia, scivolò lentamente fino alla linea della mandibola, poi accelerò giù, lungo il collo, e si fermò proprio sull'incavo che c'è all'attaccatura del collo. Pian piano la goccia si rimise in moto, arricchendosi di quelle più piccole che incontrava attorno a se, ingrossandosi fino a quando riprese velocità e scivolò languida verso il basso. Man mano che scendeva lasciava una sottile scia dietro di se. La corsa proseguì lungo il decollete, lenta e sensuale, quasi come se la goccia stessa volesse indugiare in quei luoghi, avendone capito la preziosità e la bellezza. Girò lievemente e si infilò nella splendida valle tra i seni, sparendo dalla sua vista, nascosta da quelle curve pressoché perfette.L'attenzione allora fu catturata da un'altra goccia, che stava esitando proprio sulla punta del capezzolo. La vide crescere lentamente, alimentata da altre goccioline, fino a che il peso la fece ripartire, scivolando sempre più rapidamente ...