1. San Patrick's Day


    Data: 17/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: narciso89, Fonte: RaccontiMilu

    ... appena, tira fuori il mio cazzo bagnato e inizia a farmi una sega mentre con l'atra mano toglie la mia dal suo uccello e la porta al muro davanti a noi, così con l'altra.Sono leggermente chino in avanti, con le mani al muro e uno sconosciuto, viscido e di chissà dove con una mano mi segava e con l'altra mi massaggiava il buco del culo.Ero estasiato, godevo, e lo facevo sentitamente, non so se in bagno ci fosse qualcuno ma me ne sarei accorto, lui sussurra parole, mi chiede se mi piace, e completamente sottomesso gli dicevo di si e con il bacino accompagnavo più il dito che mi inculava che la mano che mi segava.Mi gira davanti a lui, mi fa abbassare e cerca di puntarmi l'uccello in bocca.Avevo paura, così mi rialzo e gli dico di no, ma continuo a segarlo,davanti a lui sputo un filo di saliva in direzione del suo cazzo, questa cosa lo fomenta, si muove veloce e il suo cazzo a banana sembrava fottere la mia mano, sborra.Viene copiosamente a terra e sulla mia mano che ora si riempie anche del suo succo.Cerca di baciarmi ma facendo finta di nulla mi avvicino al lavandino per lavarmi. Mi chiede il nome, cosa faccio e quando mi trova lì. Rispondo con le prime cose che mi vengono in mente false ma credibili.Ero soddisfatto, ero contento di ciò che avessi fatto, adesso potevo tornare a casa, lavarmi, farmi una sega pensando all'accaduto e dormire per riprendermi dalla sbornia.Quindi passa lui.Un ragazzo indiano, bello. Fisico carino, non troppo asciutto ma senza maniglie. Vestito in ...
    ... denim, cappellino. Sembra cattivo.Mi guarda, ricambio lo sguardo, non sento di riuscire a fare la troia con lui,forse l'età più vicina alla mia mi rendeva più vulnerabile, meno capace di 'rigirarmelo' nel modo in cui ho fatto con i primi due di una certa età e senza pretese.Mi fermo comunque davanti a lui, lo guardo fisso ma se lui ricambia giro lo sguardo. E' imbarazzante e bellissimo, la situazione e lui.Non so cosa fare, sono lì impalato e pregare sesso, me ne vergogno ma non al punto da schiodarmi da lì.Scopro il polso e guardo l'ora e d'un tratto una voce mi chiese quell'informazione. Era lui.Risposi, era mezzanotte passata da poco, sorrisi e lui accennò qualcosa del genere.Mi girai, decisi su due piedi che non era cosa ma subito pensai a quanto mi avesse chiesto: dentro la stazione dei treni chiedere l'orario ad una persona, se non sei orbo o stupido, lo fai per un altro fine. Era fatta dunque.Mi avvicino e chiedo se posso sedermi accanto a lui, e lui accetta.Mi chiede il nome, falso, l'età, falsa.. cosa facessi lì.Beh, cosa facessi lì era potenzialmente una domanda come un'altra;potevo stare ad aspettare chiunque, potevo stare per partire, potevo mille scuse, ma mi sentii toccato come se sapesse che ero lì per tutt'altro.Risposi che ero lì a lavorare, ero lì a far felice uomini, ero lì a fare la puttanella. Sincero, un po' per sentirmi vissuto di esperienze negative che mi avessero portato a tanto, un po' per provocarlo, un po' per eccitamento.Alla stessa domanda mi ...