1. Eva e Pat: sorelle di sangue (parte 1 di 2)


    Data: 12/05/2019, Categorie: Etero Autore: Seinove

    ... mi afferra per il collo e mi spinge contro la parete. Lo guardo...e resto per un attimo incredula di fronte a quello scherzo di natura vivente. È una figura massiccia, sarà alto più di due metri. Sembra il Terminator. Ma a colpirmi maggiormente sono i suoi occhi: freddi, vuoti, senza luce dentro. Gli occhi di un assassino nato. Reagisco sferrandogli un destro alla mascella con tutte le mie forze. Ma che diav...? Non ha fatto una piega. In compenso io credo di essermi spaccata le nocche. È fatto di ferro? In risposta mi molla un manrovescio che mi fa volare dall'altra parte della cabina. Ha le mani pesanti, il bestione. Fingo di essere KO, e lo lascio avvicinare quanto basta per tirargli un calcio tra le gambe. ...Niente?!... Il suo pugno invece è qualcosa di devastante. Quasi mi stacca la testa dal collo. Mi sembra di aver fatto un frontale con un TIR. Finisco di nuovo a terra. E questa volta rimango giù. Con la coda dell'occhio vedo i due più piccoli che si stanno occupando di legare Eva. È chiaro che sono dei professionisti; svolgono ciascuno il proprio compito senza bisogno di parlarsi. In pochi secondi Eva viene chiusa in un body-bag e trasportata fuori dalla cabina. A quel punto il gigante prende un taccuino e legge qualcosa, parlando con accento russo: - «Resta in attesa di istruzioni...», poi volta una pagina e aggiunge «...Puttana.» Mi scruta un attimo per assicurarsi che io abbia compreso bene il messaggio. Poi si volta ed esce anche lui. ********************** ...
    ... (capitolo 3:) ANGOSCIA ********************** Ci metto qualche istante a riprendermi. Mi rimetto in piedi a fatica, sono tutta indolenzita. Mi passo la lingua tra i denti. Grazie a cielo ci sono tutti...anche se credo che nei prossimi giorni avrò qualche problema a masticare. Poi un pensiero angosciante mi trafigge il cuore. JASMINE! Quei tre erano già qui, ci stavano aspettando, quindi...dov'era finita lei? Corro nella sua cabina. Non la vedo. Guardo verso il letto. Da sotto le lenzuola sbuca un piedino. Scopro le lenzuola col cuore in gola. Jasmine giace esanime, con un rivolo di sangue che le esce dalla bocca e un grosso ematoma sul volto. Un pugno del gigante, ci scommetto. Appoggio l'orecchio al suo petto, e quasi piango dalla gioia: il cuore batte. L'improvviso succedersi degli eventi mi lascia confusa. Devo muovermi con lucidità. Per prima cosa chiamo un'ambulanza per Jasmine. Ai medici dico che si è trattato di una banale caduta; non è il caso di raccontare in giro questa storia prima di aver capito bene cosa sta succedendo. Ed Eva? È chiaro che lei non c'entra, i russi l'hanno rapita solo per ricattare ME in qualche modo. Già, russi di nuovo. Pare proprio che io non riesca a liberarmi dall'incubo della St.Cyril. Questa storia avrà qualcosa a che fare con la visita di Tanya in Italia? Non c'è ancora modo di saperlo. Non mi resta che attendere notizie dai rapitori. E visto che gli piace il gioco pesante, sarà meglio prendere precauzioni. Vado verso il vano motori, dove ...
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