Il giovane commesso - 1
Data: 13/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... disse che poteva solo sognarselo uno così. Che quello era sicuramente etero, innamorato e vittima di una moglie prepotente e sottilmente falsa. Che non poteva avere certe tendenze, perché subito preso di mira dalle donne, che non gli avevano dato certo possibilità di altre esperienze e quindi di fare una libera scelta.
Aveva la mente obnubilata da questi pensieri quando se lo vide davanti, col suo vassoio in mano, che gli chiedeva di potersi sedere al suo tavolo. Gli altri erano tutti occupati e lui era da solo, con l'unica sedia disponibile. Non poteva crederci. Si scosse dai suoi pensieri e rispose affermativamente, accompagnando il gesto con un sorriso, il migliore che potesse sfoderare. L'uomo ringraziò e si sedette, sorridendo anch'esso. Giacomo si sciolse nel desiderio che gli ribolliva dentro. Cominciarono a scambiarsi qualche parola, dapprima in convenevoli poi con qualche informazione. "Come ti chiami?", "Dove lavori?", "Sei di qui?", "Sei sposato?". Questo era inutile domandarglielo: la grossa fede nuziale saltava all'occhio. Figurati se uno così era sfuggito alle grinfie di qualche donna, che se lo teneva sicuramente bello stretto. Si chiamava Bruno, aveva 46 anni, una faccia maschia ed uno sguardo penetrante che sembrava trasmettergli qualcosa. Ma no, forse la sua fantasia correva troppo.
Quando terminarono di mangiare, "Ho ancora mezz'ora prima di dover tornare al lavoro, ti è possibile farmi vedere qualche vestito prima? Sai, non trovo mai il tempo per ...
... andare a fare acquisti, sempre chiuso in ufficio, mattina e pomeriggio". "Certamente, è un piacere, per te questo ed altro", si arrischiò a dire ma, stranamente, gli sembrò che la frase era stata raccolta più che positivamente dall'uomo.
Arrivati al negozio, entrarono e Giacomo richiuse subito la porta. Non voleva ancora aprire al pubblico per poter stare da solo con Bruno. Gli fece vedere alcuni capi, gli spiegò la bontà dei tessuti, quasi gli tremava la voce per l'emozione mentre lo faceva. Era comunque un timido ragazzo di 22 anni! Quando si trovarono in un angolo nascosto dalla strada, però, fu l'uomo a prendere l'iniziativa. Attirò e strinse a sé il giovane per dargli un bacio che più appassionato non si poteva. Quella fu la scintilla che gli serviva per il fuoco che lo avvolse immediatamente e rispose con altrettanta passione.
"Sei bellissimo", gli disse l'uomo, e lui "Mi piaci da morire". E via, altro bacio profondo e, mentre le due lingue si intrecciavano mescolando la loro saliva, le grandi mani del maschio andarono a coprire le tenere chiappette del ragazzo, stringendole e rilasciandole per poterne valutare la consistenza. Staccatisi, Giacomo gli scivolò lentamente davanti, accarezzandogli con una mano la cravatta ma solo per sentire la solidità di quel torace e per poter raggiungere la patta dei pantaloni. Quando ci arrivò, inginocchiato davanti, premette sopra più volte per valutarne il volume. "Che aspetti? Ok, ci penso io" e l'uomo si slacciò la cintura di ...