1. Il giovane commesso - 1


    Data: 13/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... pelle, aprì il bottone e il gancio, abbassò la lampo. Il grosso promontorio bianco delle mutande venne in avanti, strapieno di desiderio. Stava per tirarle giù quando "Aspetta, lo faccio io", ma prima vi strofinò sopra la faccia. Aspirò con voluttà un forte odore di sesso con una punta di urina che lo fece impazzire dal desiderio. Lentamente calò le mutande, sollevandone l'elastico per non ferire la bestia che vi si nascondeva, assieme ai pantaloni, fino alle ginocchia. Quelle erano le cosce più belle che avesse mai visto. Perfettamente tornite da giocatore di calcio e coperte da un consistente pelo scuro, che si infittiva sul pube.
    
    Il grosso cazzo scattò a frustargli il viso. Il ragazzo rimase ammaliato a vederlo e l'uomo si eccitò ancor di più nel constatare il divario tra la sua mazza, dura, grossa, venosa, e la tenerezza delle giovani carni, la dolcezza di quel volto. Subito gli prese la testa tra le mani, le dita infilate nei capelli, mentre la bocca si apriva al suo piacere. Ma il piacere era anche di Giacomo, che lo avvolse con la sua lingua e, con impeto, cominciò a succhiarlo e pomparlo anche più velocemente di quanto l'uomo si aspettasse. Gli mise una mano sulla nuca per accompagnare il pompino e fargli sentire la sua piena partecipazione. Il cucciolo era bravissimo e ci volle poco per raggiungere il momento del piacere estremo quando "Shhh, oddio... oddio... cazzoooo" e la sborra inondò la piccola bocca che, per quanto dimostratasi capiente, dovette mandar ...
    ... giù più volte quel succo d'uomo che tanto gli piaceva.
    
    Il giovane, quando tutto fu finito, si staccò, ripulì per bene quella mazza ormai ammorbidita ma non del tutto ritirata, assaporò per bene il sapore che aveva in bocca e guardò verso l'alto, tenendola aperta per fargli vedere che aveva mandato giù tutto, senza perdersene neppure una goccia. Poté così vedere il piacere ancora sulla faccia dell'uomo e non c'era per lui maggior soddisfazione di aver demolito la rigida virilità di un maschio ed aver avuto la meglio su di lui.
    
    Si rialzò e l'uomo, col fiato che lentamente tornava normale, gli accarezzò i capelli. Si dissero molte cose con gli occhi, poi il ragazzo si sentì chiedere "Possiamo rivederci ancora?". Gli pareva incredibile, era un sogno che si realizzava. "Allora ti sono piaciuto! Certo che possiamo rivederci e, se vieni a casa mia, potrò darti anche altre cose". Nel dire questo, arrossì un po' e l'altro sorrise, continuando ad accarezzarlo. "Vivi da solo? Bene, ma mi dispiace per te perché non potrei trattenermi e rischierei di distruggerti". Risero. "Ma ho una famiglia e non sò se avrò la possibilità di venire da te".
    
    Si rimise con difficoltà l'uccello nei pantaloni e si riaggiustò. Lui gli sistemò la cravatta, come la classica brava mogliettina. "Comunque, tutti i giorni sarò qui al lavoro, escluso il sabato, e ci potremo vedere sempre". "Si, certo, ma escluso anche il lunedì perché faccio riposo io. Ma ecco, ti dò il mio numero di cellulare". Prese della ...